La strana coppia Cosentino-Cesaro.

cesaro a destra cosentino  a sinistraLe notizie inizialmente recitavano “Panico nel Pdl: Nicola Cosentino scappa con le liste della regione Campania”. Il segretario del partito, Angelino Alfano, invece dichiara: “Le cose non stanno in questi termini. Le liste del Pdl sono regolarmente presso gli uffici giudiziari competenti per il loro deposito, sono nelle mani del nostro senatore Nitto Palma, che era delegato fin dal primo pomeriggio.” Le liste quindi non sono scomparse, Cosentino invece se n’è fuggito con un diavolo per capello.

Nick o’mericano, così è chiamato l’ex coordinatore regionale della Campania indagato per rapporti con la camorra e per questo, a rischio carcere, è stato escluso dalle liste delle elezioni politiche 2013. Il Pdl così senza Cosentino, va avanti con Luigi Cesaro che, praticamente già in Parlamento, resiste. Cosentino e Cesaro si avviano su due strade opposte. Il primo, ex sottosegretario è fuori dalle liste per decisione dei vertici di partito. Il secondo, ex presidente della provincia, invece, viene confermato e candidato al secondo posto nella lista Campania 1. I “Cosentiniani”, però, non si arrendono e tentano di farsi largo nella lista.

“Quella scelta è stata assunta da Berlusconi, da quelli che stanno sopra di me” dice Cesaro riguardo alla cancellazione dalle liste del suo socio politico Cosentino, che gli imputa il fatto di non essersi battuto per lui, e che rischia il carcere. Il passato del politico, detto Giggino a’purpetta, parla da sé: negli anni ottanta dopo l’arresto e la condanna in primo grado per collusione con il clan Cutolo, fu assolto in appello, assoluzione confermata in Cassazione.

Fu lui stesso, però, a raccontare di aver incontrato Rosetta Cutolo, latitante a quell’epoca. “Se mi sono presentato significa che sono presentabile”, dichiara Cesaro, che a tornare indietro non ci pensa nemmeno. Pentiti e non solo lo descrivono in rapporti con i Casalesi e lui replica così: “A me non risulta niente”. Quando gli si chiede invece come vede questa campagna elettorale, lui risponde: “Ce la dobbiamo sudare. Stavolta è più difficile per il Pdl. Solo che qui in Campania teniamo una fortuna: Ingroia. Così toglie voti al Pd.”

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