
Nell’incontro, Sodano ha comunicato l’esistenza di un piano già approvato per il recupero della parte della Villa che va da Piazza Vittoria fino a Viale Dhorn. Il recupero interesserà gli impianti di irrigazione delle aiuole, gli alberi fino alla Rotonda Diaz e una nuova pavimentazione con battuto compatto. Di questo materiale è già stata fatta una prova in un’area della Villa. Alcuni alberi rimossi sono stati messi a dimora, e che al posto di quelli che sono stati abbattuti, perché malati, saranno ripiantati altrettanti alberi ad alto fusto.
Occorrerà però attendere il termine dei lavori dell’Ansaldo per rimuovere gli sfiatatoi che sono posti al centro del vialone centrale della Villa, il che dovrebbe avvenire per il prossimo mese di settembre.
Per quanto riguarda la cassa armonica ed in particolare per i pezzi della corolla che compongono il tetto della struttura, questi sono stati rimossi e messi in sicurezza in attesa di uno sponsor che possa finanziare il restauro e di una ditta specializzata nel recupero conservativo. Su proposta dei presenti è stata richiesta di indire regolare gara alla quale possano partecipare tutte le ditte restauratrici di Napoli.
I lavori della linea 6 della Metro dovrebbero terminare nel 2014. Le Associazioni hanno manifestato seri dubbi sui tempi di realizzazione, chiedendo dei carotaggi per verificare se realmente ci siano infiltrazioni saline al di sotto della Villa, e la possibilità di avere un tavolo di confronto con dei tecnici, che ieri hanno disertato l’incontro con i cittadini.
I rappresentanti delle associazioni intervenute hanno anche chiesto di poter avere, nel prossimo incontro con l’amministrazione cittadina, la presenza del Sovrintendente, che dovrebbe chiarire le motivazioni di alcuni pareri positivi giudicati poco chiari e riguardanti i lavori relativi alla costruzione della nuova metropolitana.
Infine una richiesta, che la Villa Borbonica sia sede del Forum delle Culture. In attesa del prossimo incontro in programma dopo il 10 settembre, per fare il punto sui lavori e sui restauri sia della Cassa Armonica che degli altri monumenti della Villa, le associazioni affilano le armi con una probabile denuncia alla Corte dei Conti per ipotesi di spreco di danaro pubblico per i lavori eseguiti nell’area.