Accolto il ricorso del Cub di De Laurentiis e annullata la decisione della Corte d’Appello Figc
Juve-Napoli del 4 ottobre scorso, partita non disputata per l’assenza del Napoli impossibilitato a partire per Torino dopo l’alt dell’Asl competente causa la positività di alcuni calciatori al Covid19 (vai all’articolo), dovrà essere giocata e agli Azzurri viene cancellato un punto di penalizzazione: è quanto deciso dal Collegio di Garanzia dello Sport del Coni quest’oggi. È stata quindi annullata la decisione della Corte d’Appello Figc dopo due sentenze sfavorevoli. Il Giudice sportivo aveva infatti inflitto al Napoli, sia in primo che in secondo grado, la sconfitta a tavolino per 3-0 e un punto di penalizzazione.
“Il Napoli non è partito per causa di forza maggiore dovuto all’impedimento della Asl. Non c’era motivo per non partire, per il Napoli sarebbe stato più conveniente affrontare la Juventus a inizio stagione”, ha spiegato l’avvocato Lubrano, uno dei legali del Club Azzurro insieme all’avvocato Grassani. Più duro l’intervento dell’avvocato della Procura del Coni, Alessandra Flammini Minuto: “A nostro parere la Corte d’appello federale ha fatto il passo più lungo della gamba, si parla di giustizia disciplinare e invece qui la giustizia è tecnica. La condotta del Napoli non è rilevante in questo procedimento”.
De Laurentiis si era detto fiducioso già alla vigilia della sentenza. “Essendo stato a casa a lungo col Covid ho studiato la malattia – aveva spiegato il presidente –. Dopo i primi due casi del Genoa, era chiaro che i miei due giocatori contagiati più un membro dello staff avrebbero potuto contaminare altri: per me era una questione di responsabilità, penale e sociale. Non potevo disattendere due Asl e fare l’untore della Juve”.