Lorenzo Insigne, addetti ai lavori della SSC Napoli e alcuni tifosi, cercano di spiegare la passione della città per il Napoli, sempre in cima ai pensieri
Il canale Youtube Copa90, la “voce dei tifosi” come ama definirsi, ha realizzato un documentario dal titolo This is Napoli, per tentare di raccontare la passione dei napoletani nei confronti del Napoli calcio. Il documentario, della durata di 15 minuti, realizzato interamente in HD e sottotitolato in Inglese in diversi momenti, ospita le interviste a calciatori del Napoli, addetti ai lavori della SSC Napoli e tifosi.
Insigne afferma: “A Napoli si fanno ammazzare per la squadra del Napoli. Qui si vive di calcio come dappertutto, ma qui un pochino in più”. Il calciatore azzurro affronta anche il tema del dualismo Nord-Sud e dichiara: “Napoli come si sa bene, non è voluta bene da tutti. Specie da altre città del Nord Italia. Questo dispiace, perchè pensano sia solo camorra, mafia, rifiuti”. Un tifoso afferma, a questo proposito: “Spesso il Napoli è motivo di riscatto per la città. Per superare lo strapotere del Nord”.
Il documentario, affronta anche il tema tragico della morte di Ciro Esposito e lo fa attraverso un intervista ad Antonio Piccolo di Arci Scampia e dello zio di Ciro, il quale racconta la vicenda che ha portato alla morte del nipote, oltre a spiegarci chi era davvero quest’ultimo. Vincenzo Esposito, afferma: “Mio nipote non era un bandito, lavorava qui in un autolavaggio e – continua – voglio ricordare una cosa importante: lui è stato sparato perchè è intervenuto per difendere un autobus di tifosi del Napoli provenienti da Milano. Lui – conclude – è stato visto come un simbolo della Napoli buona”. Piccolo, sottolinea come la “stragrande maggioranza dei ragazzi di Scampia siano in gamba e dimostrino che quando gli dai un’occasione di riscatto la sanno sfruttare alla grande”.
Nel documentario sono presenti anche le testimonianze di Decibel Bellini, speaker ufficiale del Napoli e dello scultore di presepi Marco Ferrigno. Quest’ultimo dice: “Se non vivi qua a Napoli, se non sei di questa realtà, non la puoi capire”. Una frase che dice molto.
Scrive Lawrence Tallis, direttore di Copa90: “Il nostro ultimo documentario su Copa90 è un viaggio all’esplorazione a fondo di una delle città più ossessionate dal calcio nel mondo. Napoli è quasi unica in Italia, ha una sola squadra che, di conseguenza, è arrivata a simboleggiare le speranze e i sogni della città. E’ il mezzo attraverso il quale si può evadere dagli stereotipi di corruzione, della camorra e della violenza, per esprimere un successo e trasmettere una identità positiva per il mondo. Il calcio è il veicolo di ogni napoletano per espellere le tensioni della vita quotidiana. È la colla che tiene insieme la città. Abbiamo raccontato ogni centimetro della storia, dai tassisti agli ultras, dai proprietari di bar ai professori universitari, da un calciatore del Napoli fino alla famiglia di un tifoso tragicamente assassinato. E’ un luogo comune ma, a Napoli, il calcio è davvero una religione. Si tratta di un inno per celebrare quella religione”.