A Napoli più di mille in marcia scalzi per chiedere il superamento del regolamento di Dublino, accoglienza dignitosa per tutti con corridoi sicuri per le vittime di guerra e la creazione di un sistema unico di asilo europeo
Hanno marciato a piedi nudi per chiedere corridoi umanitari sicuri per i migranti che giungono in Europa, chiedendo asilo e un posto sicuro lontano dalla guerra che affligge il Paese di origine da cui fuggono. La “Marcia degli uomini e delle donne a piedi scalzi” ha visto una forte partecipazione in tutta Italia e anche a Napoli ieri la solidarietà non si è fatta attendere.
Sono partiti da Piazza del Plebiscito per ribadire il loro sostegno ai profughi. La marcia è stata organizzata a livello nazionale da Amnesty International che in Campania ha trovato l’adesione di quasi 50 associazioni civiche.
Circa mille le persone provenienti da tutta la Regione che con in testa lo striscione con la scritta “Welcome refugees” hanno raggiunto Castel Dell’Ovo. Da lì i manifestanti hanno lanciato in mare fiori in segno di lutto per i tanti, troppi, migranti che hanno trovato la morte nel Mediterraneo.
La “Marcia degli uomini e delle donne a piedi scalzi” ha interessato oltre 60 città italiane riscontrando una forte partecipazione anche da parte di personalità della politica e dei sindacati. Tanti gli artisti, gli scrittori e gli attori che si sono prestati a questa singolare marcia in segno di solidarietà per gli uomini, le donne e bambini che con coraggio decidono di intraprendere il viaggio della speranza consapevoli anche di mettere a rischio la propria vita. Venezia, Roma, Palermo, Bari, Mantova, Firenze, Napoli e tante altre città unite da un unico filo conduttore: dire no ai muri della “Fortezza Europa”.
Dopo il caloroso appello del Papa ad una assunzione di responsabilità e che con forza ha chiesto anche alla sua Chiesa di accogliere almeno una famiglia di profughi in ogni parrocchia, il popolo italiano fa la sua parte aderendo all’iniziativa organizzata da Amnesty International per chiedere una accoglienza dignitosa per tutti coloro che giungono in Europa in fuga dal loro Paese, per le vittime di guerre, catastrofi e dittature; si chiede soprattutto la certezza di corridoi umanitari sicuri. Contestati tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti. I manifestanti invocano il superamento del regolamento di Dublino e la creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa.