Sciopero Generale e “No Renzi Day”: USB, Unicobas e USI contro il governo Renzi e per il NO al Referendum

L’USB, l’Unicobas e l’USI hanno indetto lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata del 21 ottobre

sciopero-generaleRoma, 20 ottobre – Sciopero della scuola domani, venerdì 21 ottobre. Insegnanti e personale amministrativo incroceranno le braccia per protestare contro la Buona Scuola. Non sarà garantito quindi il corretto svolgimento delle lezioni. Appuntamento nelle princiapali piazze italiane per manifestare contro la limitazione della libertà d’insegnamento e la chiamata diretta da parte del dirigente scolastico. Cortei sono previsti a Roma, Torino, Novara, Milano, Vicenza, Genova, Bologna, Firenze, Pisa, Viterbo, Napoli, Foggia, Bari, Potenza, Catania, Cagliari. Nella capitale le proteste si protrarranno anche il giorno successivo per il  “No Renzi Day” organizzato da Rifondazione Comunista per protestare contro la riforma costituzionale.

Domani 21 ottobre si svolgeranno iniziative, presidi e manifestazioni in tantissime città e dal pomeriggio dello stesso giorno a Roma l’USB, l’Unicobas e l’USI, insieme a molte altre organizzazioni sociali e politiche si ritroveranno a Piazza San Giovanni che per l’occasione sarà rinominata Piazza Abd Elsalam, il lavoratore ucciso a Piacenza il 14 settembre scorso mentre svolgeva attività sindacale, per attendere la partenza della manifestazione nazionale del giorno seguente, 22 ottobre, per difendere lavoro e stato sociale, a sostegno del NO al Referendum e contro le politiche del governo Renzi.

Lo sciopero generale interesserà anche i trasporti pubblici. Ferrovie dello Stato comunica che – in occasione dello sciopero del personale ferroviario che aderisce all’astensione generale dalle ore 9 alle 17 di venerdì – circoleranno regolarmente le Frecce Trenitalia, mentre alcuni treni Intercity potranno subire cancellazioni e ritardi.

Il trasporto locale sarà garantito nelle seguenti fasce orarie:

Roma: ATAC da inizio turno alle 8.30 e dalle 17 alle 20.

Milano: da inizio turno fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18.

Torino: dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15.

Napoli: dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17 alle 20.

Firenze: da inizio turno alle 9 e dalle 12 alle 15.

Bologna: da inizio turno alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

Ecco nello specifico i motivi dello Sciopero Generale come si legge dal comunicato stampa di USB – Unicobas – USI:

– per l’occupazione, il lavoro e lo stato sociale e contro le politiche economiche e sociali del governo Renzi dettate dall’Unione Europea;
– per la difesa e l’attuazione della Costituzione e il NO alle modifiche proposte dal governo;
– per la scuola e la sanità pubblica e il diritto all’abitare;
– contro l’attuale sistema previdenziale e la controriforma Fornero, la riforma Madia, il jobs act, l’abolizione dell’art.18, il contratto a “tutele crescenti”, la precarietà sul lavoro, l’attacco al potere d’acquisto dei salari e al Contratto nazionale;
– per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, per l’aumento di salari e pensioni, per il reddito per tutti, per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario per la piena ed efficace tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e nei territori;
– contro le privatizzazioni, la deindustrializzazione del paese, le delocalizzazioni e per la nazionalizzazione di aziende in crisi e strategiche per il paese, contro la cosiddetta ‘Buona Scuola’;
– contro la Bossi-Fini e il nesso permesso di soggiorno – contratto di lavoro per garantire pari diritti a tutti, indipendentemente dalla nazionalità, per i diritti sociali e di cittadinanza, contro la guerra e le imprese militari;
– per un fisco giusto senza condoni agli evasori;
– per la democrazia sui posti di lavoro ed una legge sulla rappresentanza che annulli l’accordo del 10 gennaio 2014 e preveda il riconoscimento di diritti sindacali in tutti i luoghi di lavoro del pubblico e del privato per i sindacati legalmente costituiti.

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