L’8 Marzo sciopero femminista contro la violenza economica, la precarietà e le discriminazioni

Il 6 marzo alle ore 11 presso la Galleria Principe di Napoli si farà il lancio dello sciopero, corteo e delle varie manifestazioni che ci saranno nella giornata dell’8 nella città partenopea

L’8 Marzo, come una marea, si attraverseranno le strade di Napoli partendo da Piazza Dante alle ore 18 per sfociare nella Galleria Principe dove numerosi artisti Napoletani si esibiranno in concerto. Alcuni nomi: Dolores Melodia, Libera Velo, La Bandarotta, La Boutique Chantante, Ardesia, Valentina Tesorone, Refole ‘e Viento, Marco Messina ELEM-Godere Operaio e altre/i.

Saranno presenti alcuni degli artisti e artiste che si esibiranno nella serata dell’8 marzo con pillole di performance unplugged.

Per l’occasione, sulla scia di Roma e Bologna, abbiamo deciso di rinominare e risignificare simbolicamente la Galleria Principe, intitolandola a una femminista antifascista antirazzista campana.

Il prossimo 8 marzo la marea femminista tornerà nelle strade di tutto il mondo con lo sciopero globale delle donne. Incrociamo le braccia interrompendo ogni attività produttiva e riproduttiva: la violenza maschile contro le donne si combatte con una trasformazione radicale della società.

“Sarà sciopero femminista perché pretendiamo una trasformazione radicale della società: scioperiamo contro la violenza economica, la precarietà e le discriminazioni. Sovvertiamo le gerarchie sessuali, le norme di genere, i ruoli sociali imposti, i rapporti di potere che generano molestie e violenze. Rivendichiamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale, garantito e accessibile. Vogliamo autonomia e libertà di scelta sui nostri corpi e sulle nostre vite, vogliamo essere libere di muoverci e di restare contro la violenza del razzismo istituzionale e dei confini”.

“Contro ogni strumentalizzazione, contro il razzismo fascista e quello istituzionale, che usano i nostri corpi per giustificare la violenza più brutale contro le migranti e i migranti e ulteriori restrizioni alla loro libertà di movimento, rivendichiamo la nostra autonomia e ribadiamo la necessità/volontà di autodeterminarci”. Così in una nota stampa il comitato Non una di meno Napoli.

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