Per il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ora “si apre una fase difficile per l’Italia”
Napoli, 5 dicembre – “Gli elettori hanno respinto in modo netto la proposta referendaria. Ogni votazione è una lezione da comprendere, e su cui riflettere. A maggior ragione in questo caso, di fronte ad un risultato perentorio e generalizzato. Oggi, dunque, è il tempo dell’umiltà e della responsabilità, in una fase che si annuncia difficile per l’Italia”. Lo ha affermato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Per De Luca il risultato che esce dalla giornata referendaria è pero “contraddittorio”. “Il contenuto della riforma – dice – ha suscitato dibattito ma è rimasto, a me pare, abbastanza sullo sfondo. Si è partiti con una sopravapposizione sui temi referendari di spinte politiche rivolte contro il governo e la sua azione, oltre che contro il Presidente del Consiglio”.
“Abbiamo riscontrato – ha spiegato – delusione e opposizione nel mondo della scuola, in relazione alla riforma delle Province, al nuovo codice degli appalti. È apparsa unilaterale e non chiara la riforma della Pubblica Amministrazione. La questione dell’immigrazione e il problema della sicurezza urbana hanno pesato fortemente. E nel Sud è emerso un malessere sociale, cui si dovrà rispondere con un vero e proprio piano per il lavoro a breve. Infine, ha pesato l’argomento della ‘difesa della Costituzione’, del tutto forzato ma rimasto comunque sempre sullo sfondo”.
De Luca, ha voluto ringraziare gli elettori che hanno votato “Sì” e ha avvertito: “Come si vede, non ci sono risposte semplici o consolatorie rispetto ai grandi problemi che ci sono davanti. Occorre lucidità e freddezza”. “Siamo certi – ha concluso – che la saggezza e l’equilibrio del Presidente della Repubblica Mattarella aiuteranno l’Italia ad affrontare e superare i grandi problemi e le incertezze, che questa fase politica pone davanti al Paese”.
Diverso lo spirto che anima in queste ore il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, schierato per il “No”. “Mi auguro – ha detto de Magistris – che questa lezione democratica possa servire per un bagno di umiltà al presidente della Regione. Detto che io sono pronto a cooperare e ad avere il miglior rapporto possibile, la divergenza politica è forte e si è allargata con la Regione Campania in questa campagna elettorale e ciò non mi dispiace per nulla. Perché – ha spiegato il sindaco – da certi metodi, forme, toni e contenuti io mi sento totalmente distante. Anche se non ho difficoltà a sedermi al tavolo per il bene della città”.
“Penso che cambierà molto anche per Bagnoli – ha aggiunto il primo cittadino –. È stata respinta la torsione autoritaria. Si sta dimostrando che con poteri ordinari si può andare veloci e che la teoria delle scorciatoie e dei poteri commissariali non ha funzionato. Penso che Renzi perda molto anche per la sua distanza dai territori. Il voto del Sud è anche questo. C’è un protagonismo sempre maggiore del Mezzogiorno per il futuro. Vedo – ha concluso – molta più coesione nel Mezzogiorno che al Nord”.