Osservate con attenzione la fotografia dell’ominide al fianco di Salvini. Non è forse compatibile con il campionario di subumani messo insieme con pazienza scientifica da Lombroso?
Nessun dubbio, sì. Il leghista, all’anagrafe Saverio Siorini, segretario della Lega di San Giovanni Rotondo, esponente foggiano di “Noi con Salvini”, ha osato parlare, non avendone evidentemente diritto. In riferimento all’orrenda violenza subita da una giovane turista sulla spiaggia di Rimini, stuprata da quattro malviventi, ha manifestato la seguente riflessione, che esistesse il carcere per scempiaggini immonde lo avrebbe dovuto accolto e ospitato a lungo: “Ma alla Boldrini e alle donne del Pd quando dovrà succedere?… Auguro una castrazione chimica a tutti gli stupratori e la rabbia del popolo a tutti i complici del Pd”.
Ma c’è davvero una parte dell’Italia che condivide la funesta ipotesi della Lega al governo con la destra?
S’incrementa quotidianamente la simbiosi ideologica 5Stelle-Lega (cioè destra). Il caso di attualità: Magda Beretta, sindaca di Senago, in provincia di Milano, rifiuta di accogliere i migranti e azzera la posizione di chi l’ha preceduta. Il motivo? La Beretta si appella all’esigenza di trovare casa per 80 concittadini. “Prima loro”, proclama e aggiunge di aderire al patto contro la politica di accoglienza e contro “il governo dell’invasione”. Salvini approva: “Prima gli italiani”. E i profughi? Giacigli sui marciapiedi, anche per donne e bambini? Il bestiario dei salviniani è senza limiti. Il razzismo della Beretta rimanda all’assoluzione dedicata dal pentastellato Di Maio alla sindaca Virginia Raggi, che dopo le cariche della polizia ai migranti di Via Curtatone non ha trovato di meglio per giustificarsi della frase discriminatoria “Penso prima ai romani”.
Il neo destrismo pentastellato è come un fiume in piena, esonda quotidianamente. Dopo il placet alla sanatoria degli abusi di Bagheria, il Movimento, che conta di mietere voti in quel mondo, bissa la benevola assoluzione, con tanto di condono, a Pomezia. Anche lì a chi ha costruito illecitamente sarà risparmiato il provvedimento di demolizione. C’è di peggio? C’è. Il padre dell’assessore 5Stelle all’urbanistica Sbizzera è tra i proprietari degli stabili sotto accusa, che la giunta pentastellata di Pomezia ha evitato di abbattere grazie a una delibera del consiglio comunale, guidato dal sindaco Fabio Fucci accreditato dal Movimento come incorruttibile. Non una parola dal direttorio pentastellato.