#VentiRighe – Apocalisse nucleare?

Ventimila bombe nucleari con una potenza media trenta volte superiore a quella di Hiroshima. Duemila sono montate su missili pronti al lancio

La Terra, non lo ha pronosticato Nostradamus, ma lo dice la cronaca di questo bislacco terzo millennio, potrebbe sparire presto dall’Universo e regalare quiete eterna a quanti si affannano da sempre per capire l’impossibile, ovvero cosa ha generato il creato. Su cosa si deve puntare per scongiurare il boooooom!!! che sbriciolerà il nostro pianeta con il tiro incrociato di missili nucleari e altri orrendi strumenti di morte collettiva? Risposta non pervenuta.

Il destino dell’umanità potrebbe dipendere dal dito indice di Trump e Kim-Jong-in che preme sul bottone rosso del “go” al lancio di ordigni dal potenziale distruttivo immensamente superiore all’atomica sganciata su Hiroshima. Cose da manicomio criminale: Trump e Kim Jong-un campioni di stolta autoreferenzialità, come bambini viziati, plagiati da violenti wargame, intrattengono un dialogo tragicomico a distanza.

Il megalomane americano, per sbeffeggiare il paranoico nordcoreano dichiara “Ho più atomiche di te.” La risposta è allucinante. “Con i miei razzi a lunga gittata, posso colpire gli Stati Uniti e in Europa le città di Berlino, Parigi, Londra, Roma, Mosca”. Tornati all’insulsa condizione di bimbetti dispettosi, i bellicosi subumani giocano alla guerra. E che peccato, non muovono soldatini di piombo e finti cannoni: la sfida reciproca, da spacconi sostenuti da incoscienza collettiva e cinici speculatori che lucrano sul mercato delle armi, potrebbe dar ragione al periodico catastrofismo di eredi dell’inascoltata Cassandra. In corso del tiro al bersaglio con missili a testata nucleare, minacciato da Kim Jong-un e dallo squinternato presidente Usa, il mondo starebbe alla finestra a godersi lo “spettacolo” pirotecnico? Poco credibile. Contribuirebbero all’apocalisse i seguenti soggetti della politica internazionale in possesso di armi nucleari, nessuno dei quali ha sottoscritto l’impegno di 122 nazioni del mondo a non produrne o possederne e cioè Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Russia, Cina, Israele, India, Pakistan e Nord Corea, nonché gli altri membri della Nato, in particolare Italia, Germania, Belgio, Olanda e Turchia, che ospitano bombe nucleari statunitensi.

L’impressionante, immensa polveriera atomica, detiene ventimila bombe nucleari, ciascuna con una potenza media trenta volte superiore a quella di Hiroshima. Duemila sono montate su missili pronti al lancio. In Italia ad Aviano e Ghedi sono state rimodernati 90 ordigni B61 americani per essere aviotrasportati con i bombardieri F35. Si fermerà il fanatismo autoreferenziale del presidente nordcoreano e l’antagonismo guerrafondaio di Trump? Sarà Putin il grande mediatore mondiale in grado di ridimensionare i due “acerrimi” nemici” e di addomesticarli con la via pacificatrice della mediazione diplomatica? Che le divinità della pace ce la mandino buona.

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