Napoli, test di medicina “truccati”: quattro indagati, due appartenenti alle forze dell’ordine

Inchiesta disposta dalla procura di Napoli a seguito di intercettazione telefonica

Napoli, 23 settembre – Oltre 6.400 aspiranti medici in Campania si sono sottoposti al test di ingresso per l’accesso alla facoltà di Medicina. A seguito di intercettazioni telefoniche la Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta. Il sospetto è che i test siano stati “venduti” da una coppia di coniugi, un ex impiegato dell’Università Federico II, sposato con una dipendente dell’Ateneo. Quest’ultima avrebbe dovuto vigilare, insieme ad altri 300 impiegati, sul corretto svolgimento delle operazioni di selezione svolte il 5 settembre scorso.

A beneficiarne delle soluzioni vendute sarebbero stati i figli di due esponenti delle forze dell’ordine. Al momento quindi sono quattro gli indagati, accusati di corruzione. L’inchiesta sarebbe partita da un’intercettazione telefonica e la stessa mattina del 5 settembre, su disposizione del pm Ida Frongillo, è stata disposta una perquisizione tra gli studenti partecipanti al test, senza che però sia stata rilevata alcuna anomalia. In particolare quelle sugli indagati hanno dato esito negativo; saranno esaminate le memorie di computer e cellulari. In un solo caso, tra i candidati, è stato rinvenuto un algoritmo sul quale sono in corso accertamenti per verificare la compatibilità con la risoluzione del quiz.

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