Coordinato dal Dipartimento di scienze e tecnologie ambientali biologiche e farmaceutiche dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Lunedì 8 gennaio, a Napoli, sono stati registrati 21.5°C che corrispondono alla temperatura massima più elevata degli ultimi 40 anni (precedente record 21.1°C del gennaio 2001). Temperature record hanno riguardato altre città italiane tra cui Roma, Palermo e Milano (con 19.6°C, 24.1°C e 10.4°C). Il caldo anomalo, causato dall’afflusso di aria mite associato ai venti di scirocco, con il passare delle ore verrà gradualmente sostituito da correnti più fresche.
Ma a tenere banco in queste ore in tema di studi sui mutamenti climatici è il risultato raggiunto dalla seconda Università di Napoli la “Luigi Vanvitelli” che porta a casa un importante obiettivo. Tra i risultati ufficiali della selezione delle proposte presentate per il programma LIFE c’è proprio un progetto a guida campana a favore dell’ambiente e dell’azione per il clima.
Si chiama Life Desert-Adapt e vale 4,06 mln di euro ed è coordinato dal Dipartimento di scienze e tecnologie ambientali biologiche e farmaceutiche dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
L’obiettivo dell’iniziativa è combattere i cambiamenti climatici con tecniche innovative. Il progetto punta quindi a “dimostrare l’effetto positivo di un approccio integrato agli ecosistemi che combini l’adattamento al cambiamento climatico” con “migliori opportunità di sviluppo socioeconomico in aree soggette alla degradazione del suolo e alla desertificazione”.
Partecipano al progetto anche l’Università degli Studi di Palermo, i comuni di Lampedusa e Linosa, il Consorzio siciliano Legallinefelici, la società agricola “Franco Turco” di Enna e alcune università ed enti portoghesi e spagnoli.