Guerriglia urbana alla stazione centrale di Napoli: 5 feriti e 23 denunciati

Corteo dei centri sociali anti-Casapound, il questore De Iesu: “Non hanno avuto rispetto per la città”

Napoli, 19 febbraio – Scontri a Napoli tra attivisti dei centri sociali e le forze dell’ordine. Scene di guerriglia, ieri sera, a poca distanza dalla stazione ferroviaria tra automobilisti e passanti spaventati. Il corteo che è iniziato per protestare contro un appuntamento elettorale di Casapound ad un certo punto è riuscito ad avvicinarsi all’hotel dove c’era il leader del movimento di destra. Sono scoppiate bombe carta e sono stati lanciati fumogeni.

Sono cinque i rappresentanti delle forze dell’ordine (quattro poliziotti ed un carabiniere) rimasti feriti negli scontri avvenuti nel pomeriggio di ieri, nei pressi della stazione ferroviaria di Napoli, con alcuni attivisti dei movimenti sociali. Lo si apprende da fonti delle forze dell’ordine. Sono complessivamente 23 le persone denunciate per resistenza a pubblico ufficiale; una deve rispondere anche di lesioni personali. “Non hanno avuto rispetto per la città, per una zona frequentatissima come piazza Garibaldi. Per fortuna non registriamo feriti né tra le forze dell’ordine, né tra i cittadini. Abbiamo dosato le forze, visto che c’era anche la partita del Napoli, e abbiamo pianificato al meglio consentendo il regolare svolgimento della manifestazione di Casapound all’interno dell’hotel”. Lo ha dichiarato il questore di Napoli, Antonio De Iesu.

Dal canto loro, i manifestanti sostengono che le forze dell’ordine avrebbero “attaccato con la massima violenza chi era in corteo” e che ci sarebbe stato “il ferimento di una decina di persone (tra cui una persona con due dita rotte, una col naso rotto, e un’altra con 4 punti in testa) e al fermo di 23 persone, di cui la maggior parte giovanissimi (alcuni minorenni), bloccati, perquisiti faccia al muro e tradotti in questura. Si è in presenza di “una gestione dell’ordine pubblico atta a reprimere duramente e con la forza”.

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