Crisi istituzionale, de Magistris: “Mentre a Roma si trama per il potere c’è un’Italia che soffre”

Il sindaco ha commentato le ultime vicende politiche nazionali con un lungo post sulla sua pagina Facebook

“L’Italia è senza un Governo nel pieno delle sue funzioni da gennaio. Dal 4 marzo, poi, siamo proprio senza governo. A Napoli, senza soldi, con le casse pignorate per mesi e nonostante l’ostilità di governi nazionali e regionali, governiamo. Mentre a Roma si discute in un clima di depressione, rancore e violenza, a Napoli si governa e si lavora senza sosta. Con umiltà, serietà, abnegazione, competenza, coraggio, passione e amore. Non ci interessano il potere e il sistema che corrodono, la troika europea, i contratti contro Costituzione”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando le ultime vicende politiche nazionali con un post sulla sua pagina Facebook. Il primo cittadino si dice chiaramente preoccupato che l’Italia sia senza un governo a distanza di mesi dalle ultime elezioni politiche, anche alla luce della rinuncia di Giuseppe Conte all’incarico per formare l’esecutivo, causa il veto del presidente della Repubblica sul nome di Paolo Savona come ministro dell’Economia.

“Da queste parti possiamo sbagliare – ha aggiunto de Magistris –, non centrare tutti gli obiettivi, ma lavoriamo solo per il popolo, che noi non tradiamo mai, e per la nostra città. E Napoli sale sempre più in vetta per tanti fatti positivi. Se come pare lo scenario nazionale continuerà ad essere fosco ed anche pericoloso per incompetenze, bramosie di potere, lotte di palazzi e tradimenti elettorali, non ci resta che rafforzare l’autogoverno popolare della nostra città. Consideriamo ancora di più una forte unità tra popolo e rappresentanti eletti”.

Il sindaco attende il superamento della crisi istituzionale anche con la speranza di risolvere la questione sui debiti ereditati dal Comune (vai all’articolo). De Magistris spiega: “In attesa di risposte governative e parlamentari che non si sa se e quando arriveranno, siamo pronti, con il diritto e con la Costituzione, a cancellare tutti i debiti ingiusti, illegittimi, illegali ed odiosi (quali quelli derivanti dai commissariamenti di Stato del post-terremoto e dell’emergenza rifiuti, nonché quelli derivati dalla giunte che ci hanno preceduto), che non ci consentono di applicare i principi costituzionali garantendo al popolo i suoi diritti. Mentre a Roma si discute senza sosta, si trama per il potere, si realizzano accordi e si consumano disaccordi, c’è un’Italia che va avanti, che soffre, che lavora e produce”.

“Noi a Napoli andiamo avanti per la nostra strada, diversa dal renzismo, dal berlusconismo e dall’accordo tra M5s e Lega. In queste tre strade diverse dalla nostra c’è una presenza costante che si vede e non si vede: Berlusconi. Ci state portando al baratro – conclude il primo cittadino –, ma noi vogliamo vivere e Napoli oggi è più viva che mai. Ed allora l’autonomia ce la prendiamo subito, ampia e forte, staremo così meglio tutte e tutti e contribuiremo anche a costruire un’Italia più unita e coesa nella valorizzazione delle sue differenze”.

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