Stagione concertistica 2018/2019 al Teatro San Carlo vede il ritorno del maestro Muti

34 anni dopo Macbeth il maestro Riccardo Muti torna al Teatro San Carlo per dirigere il capolavoro mozartiano “Così fan tutte”

Napoli, 22 giugno – Si aprirà il 25 novembre con la mozartiana “Così fan tutte” l’imperdibile stagione 2018/2019 del Teatro San Carlo. Il capolavoro mozartiano verrà diretto dal grandissimo maestro Muti, che non dirigeva un’opera al San Carlo da 34 anni.

Temi a tinte forti con ‘Ka’ta Kabanovà, per la direzione di Juraj Valuha, direttore stabile dell’orchestra, titolo di Leò Janàek poco frequentato dai palcoscenici italiani accanto al ritorno di ‘Bohe’mè di Francesco Saponaro, ‘Lady, Be Good!’, capolavoro scritto a quattro mani da Ira e George Gershwin, ‘Les Contes d’Hoffmann’ di Jaques Offenbach, ed ancora la grandiosità wagneriana di ‘Die Walkure’, la pucciniana ‘Madama Butterfly’ firmata da Ferzan Opzetek, alla sua seconda collaborazione sancarliana, la verista ‘Cavalleria rusticana’, fino all”Ermione’ di Rossini nel proseguimento delle celebrazioni per i 150 anni dalla morte.

Sarà inoltre Chiara Muti (figlia di Riccardo Muti) alla regia del nuovo allestimento di ‘Cosi’ fan tuttè, mentre Leo Muscato ha scelto ‘Un ballo in maschera’, capolavoro di Giuseppe Verdi che doveva nascere proprio per il San Carlo al Willy Decker  è affidato il titolo di Janacek ambientato in un passato senza tempo, in una unica stanza grigia, luogo anch’esso indefinito, abitato unicamente dalle lacerazioni dei personaggi.

Tra i cantanti, Maria Bengtsson, Barbara Haveman, Roberto Aronica, Celso Albelo, Maria Grazia Schiavo, John Osborn, Ekaterina Gubanova. Per i direttori, accanto a Muti, che da 34 anni al San Carlo non dirigeva un’opera (l’unica è stata ‘Macbeth’), e Valcuha, tornano Donato Renzetti, Gabriele Ferro, Pinchas Steinberg, Alessandro De Marchi, Jordi Bernacer. Tra l’altro, il nuovo allestimento del capolavoro di Mozart che inaugura la stagione è co-prodotto con la Wiener Staatsoper, dove sarà ospitato nel 2020.

Il primo concerto della sinfonica è in programma il 20 ottobre, la ‘Messa da Requiem’ di Giuseppe Verdi, interpreti Eleonora Buratto, Veronica Simeoni, Antonio Poli e Riccardo Zanellato, diretti da Valchua. Debutto al San Carlo per il direttore statunitense Ryan McAdams, che il 2 marzo dirigerà il giovane compositore Christopher Cerrone con ‘Will there be singing’ e a conclusione ‘Die Seejungfrau’ (La sirenetta) di Alexander Zemlinsky. Incastonato il Concerto n. 4 in sol maggiore per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven nell’interpretazione di Barry Douglas.

Un doppio debutto, quello del direttore lettone Andris Poga e del promettente pianista Conrad Tao, due artisti giovani che hanno già dato prova del proprio valore a livello internazionale; seguiranno il Concerto per pianoforte n. 1 di Cajkovskij e la Seconda Sinfonia in re maggiore, op. 43 di Jean Sibelius. Infine, mercoledì 15 maggio, Gea Garatti Ansini dirigerà il Coro del San Carlo nel grandioso Ein deutsches Requiem di Brahms. Stagione nella stagione, il ‘Concerto d’impresè, progetto sostenuto da un gruppo di eccellenze imprenditoriali del territorio campano (Aedifica / Brin 69 Srl, Ferrarelle Spa, Siap Srl, Getra Spa, Temi Spa per GLS, Isaia Spa, Laminazione Sottile Spa, Seda Spa) che hanno unito le forze per implementare interventi di sostegno all’attività del teatro, portando Valery Gergiev, direttore tra i più celebri e celebrati del nostro tempo, con l’orchestra del Teatro Mariinsky, e Cecilia Bartoli con l’Ensemble barocco Les Musiciens du Prince di Monaco diretto da Gianluca Capuano con un raffinato programma dal titolo Arie d’opera tra Settecento e Ottocento.

Una maratona senza precedenti sarà quella di sabato 22 giugno 2019, protagonista Juraj Valcuha, che dirigerà per dodici ore l’integrale delle Nove Sinfonie di Ludwig van Beethoven, alla testa dell’orchestra e Coro del Teatro di San Carlo e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. ‘Concerto di Imprese’, infine,  sostiene anche nuovi talenti emergenti del panorama pianistico internazionale come Lorenzo Pone (borsista al Royal College of Music di Londra) che il 6 ottobre affronterà un repertorio di raffinata sensibilità con pagine di Haydn, Mozart, Beethoven, Debussy e Chopin.

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