La vittima: “Sparavano e ridevano, credevo di morire.” Nuova denuncia contro clima di tensione verso gli immigrati
Napoli, 22 giugno – Vittima di un nuovo atto di razzismo contro gli immigrati è un giovane chef originario del Mali. Konate Bouyagui, tornava a casa dopo un giornata di lavoro quando è stato sorpreso da due ragazzi in Corso Umberto. Due colpi all’addome, Konate credeva di morire; “Erano due ragazzi, sparavano e ridevano in un’auto in corsa”, racconterà poi alla polizia.
Il giovane, in Italia da 5 anni, era riuscito ad integrarsi nel paese grazie a un percorso organizzato da Less Onlus; successivamente insieme ad altri migranti aveva aperto un ristorante multietnico: “Kikana”, al Parco Margherita. Abile in cucina, è diventato noto per esser stato ospite in una puntata di “Master Chef”, il talent culinario che con un post su Facebook ha espresso solidarietà per il ragazzo.
Konate, una volta dimesso dal Loreto Mare, ha denunciato l’accaduto testimoniando un clima di tensione nei confronti dei migranti. “Ormai siamo preoccupati anche quando rientriamo a casa la sera.” dichiara. Un animo, risentito e deluso, quello di un ragazzo che ha difeso Napoli come una città “accogliente, fatta di belle persone”.
Considerevole anche il commento di Felipe Camargo, rappresentante dell’Unhcr – Agenzia Onu per i rifugiati: “Che le misure previste per creare un sistema efficace per l’inclusione sociale di richiedenti asilo e rifugiati siano sostenute da volontà e risorse adeguate da parte delle istituzioni”.