Il 22 luglio, nell’ambito del progetto Bio.For.Polis. l’inaugurazione della recinzione che favorisce la nidificazione di Caretta caretta e fratino
Porte aperte per Sandrino e Claretta, come sono stati simpaticamente battezzati il fratino, piccolo e grazioso uccello limicolo, e la Caretta caretta, la tartaruga marina che nidifica anche sui litorali campani. Per tutelare l’habitat delle due specie, nell’ambito di BIO.FOR.POLIS – un progetto finanziato da Fondazione con il Sud e che abbraccia la Pineta di Castelvolturno, nel Casertano, e il Tirone Alto Vesuvio, nel Napoletano, gestite entrambe dall’UTCB (Ufficio Territoriale Carabinieri per la Biodiversità) di Caserta – si è provveduto a una recinzione ad hoc sulla spiaggia libera accanto al lido Miramare, a Castelvolturno.
Il 22 luglio alle 10.30 è prevista l’inaugurazione dell’area, che sarà segnalata da appositi cartelli informativi: per la sensibilizzazione di bagnanti e cittadini saranno inoltre distribuiti volantini con le informazioni più utili qualora ci si imbatta in animali in difficoltà o in tracce di tartarughe sulla sabbia. Un tassello fondamentale, questo, per la rinascita definitiva di un tratto di arenile un tempo compromesso da ingombranti d’ogni tipo e materiale di risulta e ripulito, nei mesi scorsi, dai responsabili del progetto insieme con la dottoressa Flegra Bentivegna, tra i massimi esperti di Caretta caretta a livello nazionale.
“Chiamiamo a raccolta tutti i cittadini che hanno a cuore la biodiversità di quest’area, che ci auguriamo ospiterà sempre più spesso specie che hanno subito, negli ultimi anni, l’invadenza della presenza antropica” spiegano gli ornitologi Elio Esse e Danila Mastronardi dell’ASOIM, l’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale capofila del progetto BIO.FOR.POLIS.
Con il trasferimento del tratto di spiaggia dal Demanio marittimo alla Riserva, si è tornato ad osservare il passo di numerosi uccelli limicoli, aspettando – magari – il ritorno della Caretta caretta, che quest’anno ha già iniziato a nidificare in Cilento.
L’intervento rientra negli obiettivi generali di BIO.FOR.POLIS, che coinvolge associazioni e società di naturalisti (come Lutria, con Manlio Marcelli e Romina Fusillo, che fanno parte del gruppo di coordinamento), associazioni che operano nel sociale ed esperti di comunicazione. Tra le altre azioni completate in questi mesi, si segnalano la costruzione di sette sottopassi per la fauna selvatica per connettere i vari settori della Foresta di Castelvolturno e l’installazione di un percorso ad hoc per ipovedenti.