Sappe, nel primo semestre 5.157 atti autolesionismo in istituti
Napoli, 29 luglio – Un detenuto, condannato per vari reati legati alla legge sugli stupefacenti e che avrebbe finito di scontare la sua pena – contro la quale aveva presentato Appello – nel 2024 si è suicidato nel carcere di Poggioreale a Napoli. Lo rende noto il segretario del Sappe Campania, Emilio Fattorello.
L’uomo, di Torre del Greco (Napoli), ha approfittato del fatto che i compagni erano al passeggio. Avviata l’inchiesta della magistratura. Si tratta – riferisce Fattorello – del secondo suicidio in pochi giorni a Poggioreale, oltre a due morti per cause naturali ad Avellino e Santa Maria Capua Vetere.
Secondo il Sappe, nel primo semestre del 2018 ci sono stati nelle carceri italiane 5.157 atti di autolesionismo, 46 morti per cause naturali, 24 suicidi, 585 tentativi di suicidio sventati in tempo. Solamente in Campania i suicidi sventati sono stati 48 in soli sei mesi. “Da tempo – secondo Donato Capece, segretario generale Sappe – la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati”.