Il leader della Lega Matteo Salvini: “Inutile andare avanti a colpi di ‘no’ e di litigi, come nelle ultime settimane”. Luigi Di Maio (M5s): “La Lega ha preso in giro gli italiani. Noi pronti al voto, ma prima il taglio di 345 parlamentari”. Esultano le opposizioni, con il Partito Democratico e Forza Italia che chiedono il voto
“L’ho ribadito oggi al presidente Conte: andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori”. Con queste parole il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini nella giornata di ieri ha aperto la crisi di Governo. “Inutile andare avanti a colpi di ‘no’ e di litigi, come nelle ultime settimane, gli Italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di ‘Signor No’. Non vogliamo poltrone o ministri in più”, ha aggiunto Salvini riferendo del colloquio avuto con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo che quest’ultimo ha incontrato il Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Nella tarda serata di ieri il presidente del Consiglio ha tenuto una conferenza stampa in cui ha usato parole molto dure nei confronti del leader della Lega. “Salvini venga in Parlamento a spiegare perché vuole la crisi. Il mio Governo ha lavorato, non era in spiaggia”. Chiaro il riferimento alle immagini dei giorni scorsi che immortalavano un Salvini deejay al Papeete Beach di Milano Marittima.
Di tradimento parlano gli alleati di Governo della Lega. Per il vicepremier Luigi Di Maio “la Lega ha preso in giro gli italiani”. “Siamo pronti al voto – ha aggiunto Di Maio – ma prima c’è un’importante riforma che permetterà il taglio di 345 parlamentari. La risposta di Salvini è arrivata a stretto giro: “Se approvi questa legge poi non vai più a votare”.
Anche le opposizioni vogliono il ritorno alle urne. Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ha affermato che “il Pd è pronto alla sfida” e che “nelle prossime elezioni non si deciderà quale governo ma il destino della nostra democrazia”. Secondo quanto si apprende nelle ultime ore i dem non accetteranno governi di scopo o di tecnici e neanche un eventuale Conte bis.
Anche Forza Italia chiede si torni subito al voto. Resta da vedere con quali alleanze, visto che il partito di Berlusconi è alle prese con una scissione interna: importanti esponenti del partito hanno deciso di aderire a Cambiamo, il nuovo soggetto politico del governatore della Liguria Giovanni Toti.
La Lega intanto ha presentato al Senato una mozione per sfiduciare Conte. Se questa dovesse passare, la palla passerà al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: nel caso non si dovesse concretizzare una maggioranza alternativa, il Capo dello Stato dovrà sciogliere le Camere. Il percorso è pieno di incognite e non è detto si torni subito al voto. Lo ha ricordato in conferenza stampa proprio il premier Conte: “Ho letto che il ministro dell’Interno vuole che i parlamentari tornino subito al lavoro. Non spetta a Salvini convocare le Camere, non spetta al ministro dell’Interno decidere i tempi di una crisi politica nella quale intervengono ben altri attori istituzionali”.
FOTO: tratta da ansa.it