Legge di bilancio, de Magistris: “I soldi ai Comuni non arriveranno”

Il sindaco di Napoli, durante un’intervista a Rtl 102.5, parla di legge di bilancio, rifiuti in città e del rapporto con il governatore della Campania Vincenzo De Luca

In manovra di bilancio c’è qualcosina ma siamo molto lontani dal dar fiato alle città e non si comprende che, se fai ripartire le città, ripartono i servizi, la qualità della vita, si fanno più investimenti e gli imprenditori possono aprire delle attività. Dopo quasi nove anni da sindaco non ho trovato un governo che abbia deciso di invertire la rotta e rilanciare il Paese attraverso le comunità, i territori e le città”. A dirlo il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, durante un’intervista a Rtl 102.5.

“Noi – prosegue il sindaco – abbiamo il compito di non lamentarci, ci rimbocchiamo le maniche, cerchiamo di far muovere l’economia circolare. Io a Napoli ho puntato molto sul turismo, sulla cultura, sul made in Naples, ma non arrivano risorse. Per più autobus devi avere soldi, per avere parchi più puliti devi avere i giardinieri. Poi non ci fanno assumere: vi ricorderete il dibattito sulla ‘Quota Cento’, stanno andando tutti in pensione. Il governo Conte 1 promise che ci sarebbe stato il ricambio con i giovani e non è avvenuto. L’età media del Comune di Napoli è 60–62 anni, le società partecipate idem, il personale diminuisce e i servizi è difficile migliorarli e per questo il Paese non riparte. C’è poi – conclude sulla questione il sindaco – il tema della messa in sicurezza: l’Italia è fragile, cadono ponti, alberi, cornicioni, se il Paese investisse in una manovra di bilancio sulla messa in sicurezza apriremmo cantieri, posti di lavoro, operai, città più sicure, più turisti e noi vivremmo meglio. Così banale ma non lo fa nessuno”.

Il primo cittadino ha parlato anche di qualche sacchetto di troppo che si è visto in città in queste settimane. Sui rifiuti, spiega de Magistris “è un affanno, una precarietà continua perché se non si riescono ad avere impianti importanti e quindi lo Stato e i governi regionali investono sugli impianti, diventa complicato”. “Napoli – aggiunge – ha un milione di abitanti, con le persone che vengono dalla Campania e i turisti siamo a tre milioni. La Regione ci dà i flussi come se fossimo un milione, l’acqua di novembre ha aumentato del 20% il peso dei rifiuti, si fa meno differenziata, gli impianti vanno in collasso, si guastano, si fanno le file”.

Ci vuole una politica nazionale – prosegue –. A livello nazionale si ha difficoltà a conferire l’umido. Roma ha drogato il mercato perché la crisi di Roma ha portato a dei prezzi altissimi e se vogliamo comprare cinque compattatori in più o cinque bilici ci sono dei prezzi inaccessibili. Il governo non fa nulla, le Regioni fanno poco e i Comuni sono con il cerino in mano, anche se a Napoli ce la stiamo complessivamente facendo”.

Infine de Magistris ha parlato anche del rapporto con il governatore della Campania Vincenzo De Luca, non risparmiando frecciatine. “Abbiamo creato un canale di dialogo, c’è dialogo tra livello tecnico e politico – afferma de Magistris –, ma il Presidente della Regione non mi vuole proprio incontrare, e ho provato anche a mandargli una lettera”. “Sono circa due anni che non vuole incontrarmi, sarà un’allergia, io più di dirglielo per telefono, scrivergli, tendergli la mano quando lo incontro e lui si gira dall’altra parte, non posso fare. Ho tanti difetti ma – conclude il sindaco – rispetto molto le istituzioni, tra l’altro ho incontrato tutti nella mia carriera, forse ci vorrebbe un antistaminico”.

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