Prevista l’istituzione di un fondo della Città metropolitana per il sostegno alle attività economiche. La Regione Campania, intanto, dà il via libera alla cassa integrazione in deroga, sospende il bollo auto e stanzia ulteriori aiuti alla filiera bufalina
Cancellazione di imposte e tributi nel 2020 per le attività commerciali, economiche, produttive e sostegno alle attività economiche attraverso l’istituzione di un fondo della Città Metropolitana. Sono queste alcune delle misure messe in campo dal Comune di Napoli per far fronte alle conseguenze economiche dovute all’ermergenza coronavirus. Ad annunciarle il sindaco Luigi de Magistris in un post su Facebook dopo una riunione di Giunta che per ovvi motivi si è svolta via Skype.
Tra le misure previste anche una sorta di “tredicesima d’emergenza” per i dipendenti del Comune a lavoro, l’istituzione di un fondo di economia circolare realizzato con risorse pubbliche e private per sostenere chi rimane senza reddito, vitto e alloggi gratuiti per medici e infermieri che si troveranno a lavorare in città, rafforzamento dell’accoglienza e assistenza ai senza fissa dimora con l’individuazione di un luogo coperto per le notti ed eventuali quarantene, ospitalità gratuita nelle strutture ricettive della città alle donne vittima di violenza, incontri via web con psicologi per sostenere i cittadini più fragili.
La Regione Campania, nel frattempo, ha dato il via libera alla cassa integrazione in deroga per i datori di lavoro anche con 1 solo dipendente. È stata inoltre decisa dalla Giunta regionale la sospensione degli adempimenti tributari e dei termini dei versamenti relativi alla tassa automobilistica regionale che scadono nel periodo compreso tra il 24 marzo 2020 ed il 31 maggio 2020, prorogando tali termini al 30 giugno 2020 senza applicazione di sanzioni ed interessi. Inoltre sono previsti aiuti alla filiera bufalina, duramente colpita dalla crisi in atto: vengono prorogati fino al 31 dicembre 2020 gli indennizzi integrativi regionali per coprire i costi sostenuti per gli abbattimenti dei capi risultati positivi a brucellosi, tubercolosi e leucosi enzootica. E per proseguire le attività di risanamento per l’anno 2020, la Giunta ha modificato la copertura finanziaria dai complessivi 9,5 milioni a 35 milioni, ripartiti in 20 milioni per l’anno 2019 e 15 milioni per l’anno 2020.