“Manifestiamo rispettando le prescrizioni di sicurezza con mascherine e mantenendo le dovute distanze, Giovedì 4 Giugno alle ore 15:00 presso il ministero della Pubblica istruzione a Roma”
“Insopportabile l’arroganza di questo governo. Vergognosi gli insulti continui di chi siede sugli scranni del senato e continuamente offende i precari. Se qualcuno invita dalle pagine dei social a cambiare mestiere, noi ricordiamo a questi signori tutti che sono nelle Istituzioni solo temporaneamente”. Così il professor Pasquale Vespa, presidente dell’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori.
“Siamo amareggiati per come si sono conclusi i lavori alla Settima commissione cultura del Senato. Dopo 40 giorni di melina e tatticismi politici l’emendamento Verducci, che andava incontro alla necessità di stabilizzare i docenti precari, è stato affondato dal Partito Democratico e da Leu che hanno fatto mancare il voto determinante di Iori (PD) e di De Petris (LEU)”.
“Si è aperta la strada così ad un concorso straordinario che è diventato un ordinario bis! Dopo i proclami dell’On. Fratoianni, del sottosegretario De Cristofaro e degli esponenti del Parito Democratico che avevano sposato a parole la stabilizzazione per titoli e servizio, a partire dal prossimo settembre, la doccia fredda prima in commissione e poi in aula del Senato. A settembre secondo questi signori, come al solito, dovrebbero andare nuovamente i precari a tamponare le deficienze di una politica incapace di risolvere i problemi. Poi un concorso da espletare in data da definire, con un programma d’esame contestato anche dal CSPI, con il problema delle commissioni di valutazione da costruire, tempi delle correzioni e i ricorsi già programmati dai sindacati. Ergo ancora i precari a salvare la scuola pubblica italiana! E’ ora di dire basta a questi soprusi”, è il duro commento del professor Vespa.
“Ricordiamo che la stabilizzazione dei precari della scuola – continua il presidente Pasquale Vespa – non è un vezzo dei lavoratori o una richiesta campata in aria, ma atto dovuto imposto dalla Direttiva Europea 1999/70/CE recepita nell’ordinamento nazionale del nostro paese con Decreto legislativo 6 settembre 2001 n. 368 (G.U. 9 ottobre 2001, n. 235) “Attuazione della direttiva1999/70/CE relativa all’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso dall’UNICE,dal CEEP e dal CES.”. Questa politica è contro le leggi dello Stato!”
E’ per questo motivo che l’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori proclama una giornata di protesta con la manifestazione organizzata a Roma per Giovedì 4 Giugno ore 15:00 presso il ministero della Pubblica istruzione in viale Trastevere.
“Per l’occasione rivolgiamo un appello a tutte le forze democratiche associative, sindacali e politiche di questo paese. Manifesteremo per il Diritto al Lavoro sancito dalla nostra Costituzione e Contro il Bavaglio di regime. Scendiamo insieme in piazza il 4 giugno a Roma per la stabilizzazione dei precari della scuola di ogni ordine e grado, per la stabilizzazione dei Dsga Facenti funzione, per l’assunzione dei 4 mila lavoratori delle cooperative addetti alle pulizie delle nostre scuole. Attendiamo – dice Vespa – nelle prossime ore l’adesione di comitati e forze sociali, politiche e sindacali che condividono la lotta”.
“Manifesteremo con una raccomandazione rivolta a tutti, quella di venire a Roma indossando la mascherina e osservando la distanza tra i partecipanti prescritta dall’emergenza sanitaria”.
“Intanto se saremo nuovamente in piazza – sottolinea Vespa – è perchè siamo costretti da un governo sordo e da un ministero cieco. Il mondo reale dei cittadini è sempre più distante da chi esercita la violenza delle decisioni senza ascoltare e senza confrontari. E questo comportamento è ancora più intollerabile quando questa cecità e questa sordità si manifesta in un periodo di debolezza delle parti sociali che in questi mesi sono state costrette al silenzio a casa per l’emergenza sanitaria” conclude la nota dell’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori.