Presidente e fondatore dell’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori, da oltre 5 anni in lotta per la stabilizzazione dei precari della scuola, per il diritto al lavoro e all’istruzione
Al centro della propria azione, la Scuola. Docente di lungo corso di Informatica, giornalista, creatore del Premio Letterario NapoliTime che coinvolge da 7 anni ragazze e ragazzi delle scuole di Napoli e provincia, Pasquale Vespa incarna l’emblema dei delusi dalla sinistra. E’ candidato indipendente con Caldoro, nella lista “Caldoro Presidente – Nuovo PSI – UDC” ed ha rilasciato un’intervista esclusiva per Istituzioni24.
Di Massimo Iaquinangelo – 14 Settembre 2020
Vespa, quale motivazione l’ha spinta nel candidarsi nella lista “Caldoro Presidente – Nuovo PSI – UDC”?
“Dopo 5 anni di battaglie all’insegna del diritto al lavoro e all’inseguimento di politici di maggioranza ed opposizione, dopo che questo governo Pd-5stelle ha bocciato il sub emendamento Verducci al Decreto Scuola da me discusso e concordato con l’on. Orfini e che prevedeva la stabilizzazione di 80mila precari, ho bussato alla porta del centrodestra anche in Regione Campania. E almeno ho trovato ascolto. Diversamente, non ho mai trovato la disponibilità del presidente De Luca che ha sempre demandato la questione a chi, nella sua giunta, non aveva probabilmente né forza politica né voglia. Sono presidente dell’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori, dal 2015 ad oggi ho attraversato con la mia e nostra battaglia quattro governi diversi: ho incontrato il ministro Fedeli, Bussetti e Fioramonti solo qualche mese dopo le sue dimissioni, ma quello che la scuola sta subendo da questo governo di finta sinistra è davvero scandaloso”.
Lei è il Coordinatore UIL Scuola Precari Campania, Presidente Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori #AnDDL, qual è la sua opinione nell’ambito scolastico da parte del Governatore De Luca?
“In questa campagna elettorale in particolare, io parlo per nome e per conto dell’Associazione nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori che rappresento in qualità di presidente. La UIL non fa politica. I miei toni accesi, di chi sta rischiando di rimanere a casa, li può capire chi vive questo disastro che chiamiamo “scuola pubblica italiana”. De Luca? Completamente assente se si esclude la propaganda di questi giorni per raccattare altri voti. In particolare ai danni dei lavoratori della Scuola, i precari per l’appunto. L’ho rincorso per 5 anni. Ora al massimo potrei pensare di chiedergli: perché ti ricordi dei precari della scuola solo oggi che sei in campagna elettorale? Noi però non siamo il bancomat dei voti per chi fa solo propaganda mentre noi rischiamo il nostro posto di lavoro! E qualcuno nel frattempo lo ha già perso! Noi non parliamo solo di docenti ma anche di personale ATA, e le questioni aperte sono tante e vanno dalla carenza dei Dirigenti Scolastici, ai dei Direttori amministrativi facenti funzione, passando per i collaboratori scolastici licenziati e, infine, per il corpo docente trattato come lavoratori a cottimo da questo governo.”.
Quali soluzioni propone per migliorare l’edilizia scolastica?
“Grazie per la domanda. Le mie e le nostre proposte non riguardano solo il personale. Occorrerà puntare anche sull’edilizia scolastica. Non basta ritinteggiare, non è sufficiente il marketing delle sigle come la propaganda renziana di qualche anno fa che parlava di “Scuole Belle”. Occorre costruire nuovi edifici pensati per essere scuole, non riadattare sempre il vecchio. Di sicuro è importante dare un segnale: gli edifici confiscati alla camorra, possono e devono essere riconvertiti in biblioteche e aule multimediali a supporto dell’attività didattica delle scuole dei nostri territori. Occorre puntare sulla digitalizzazione e fornire a tutti i nostri ragazzi svantaggiati un pc ed una connessione adeguata, perché il piano nazionale della ministra Azzolina di dotare tutti i nostri ragazzi di un pc è miseramente fallito. Ma occorre essere vicini anche ai dirigenti scolastici che lamentano un corto circuito con le istituzioni locali: è da creare una task force regionale, una sorta di “Cabina di regia” che vada incontro al difficile lavoro dei dirigenti scolastici che spesso si trovano ad interloquire senza successo con le amministrazioni territoriali”.
…ed invece per quanto concerne l’offerta formativa?
“Da candidato alle Elezioni regionali posso sicuramente affermare che occorre puntare sulla formazione professionale regionale per dare una risposta concreta a chi vuole imparare un mestiere e non perdersi per strada. La Campania ha il triste primato della dispersione scolastica, occorre riconnettere il tessuto industriale della Regione alla formazione e dare immediata risposta alla domanda e offerta di lavoro, preparando opportunamente chi vuole imparare un mestiere.”
Quali sono gli altri principali punti programmatici che porterà all’attenzione del Consiglio Regionale, nel caso fosse eletto?
“Il mio primo obiettivo è mettere al centro dell’agenda politica la Scuola. Tutti ne parlano ma pochi la vivono, se non i nostri alunni, le loro famiglie e i lavoratori tutti, docenti, personale ATA e dell’indotto. La scuola racchiude in sé 3 temi: diritto all’istruzione dei nostri ragazzi, lavoro e sicurezza sanitaria ai tempi del covid. Parliamo del futuro del nostro paese. Gli osservatori politici e i commentatori riportano interpretazioni della realtà. Basta andare in Tv senza contraddittorio e le sciocchezze fioccano senza pudore. Io penso invece che la nostra società potrà avere una prospettiva di lungo respiro solo se sapremo puntare sulla formazione, sulla digitalizzazione e sull’inclusione sociale che la scuola consente se messa in condizione di lavorare bene. E di sicuro la questione precariato è un tassello fondamentale per poter ben operare.
Occorre puntare decisamente e senza esitazione sul Tempo Pieno al Sud, non solo per dare risposta occupazionale alle migliaia di insegnanti precari della nostra Regione che attendono il ruolo anche da oltre 20 anni nelle Graduatorie ad esaurimento, dopo aver vinto un concorso. Il Tempo pieno è una esigenza ed un servizio da offrire alle famiglie che devono sapere a chi lasciare i propri figli, poter contare su strutture qualificate e personale preparato.
Altro tema di fondamentale importanza è il rispetto dell’Ambiente. Occorre porre in essere un piano straordinario di controllo del territorio per evitare gli sversamenti illeciti di rifiuti industriali che hanno intossicato il nostro territorio e cagionato gravi danni alla salute pubblica. Controllo del territorio che si dovrà attuare con l’istituzione di un corpo di salvaguardia ambientale, che sovraintenda sia al controllo del territorio che ad un piano di riqualificazione ambientale. Senza qualità ambientale ne risente il turismo e quindi la nostra economia. Occorre puntare sul nostro paesaggio e sui beni artistici e storici della nostra tradizione culturale ma in un ambiente sano”.
FONTE: Istituzioni24