Covid19, la Campania zona rossa per la sesta settimana di fila. De Luca: “Criteri demenziali”

Il governatore giudica sbagliati i criteri scelti dal Cts per la catalogazione dei colori delle Regioni e sui vaccini attacca il premier Draghi perché alla Campania sarebbero state date 210mila dosi in meno

Napoli, 9 aprile – La Campania resta in zona rossa. Una decisione che non piace al governatore Vincenzo De Luca, il quale nella consueta diretta del venerdì su Facebook, ha affermato: “Alcuni dei criteri scelti dal cts sono demenziali. La gravità del contagio va misurata su deceduti per Covid e terapie intensive occupate. Ci sono disparità di trattamento difficili da tollerare. Noi oggi abbiamo come terapie intensive una occupazione del 26% e ci dicono che siamo rossi. Posti degenza occupati 37%. In Campania non c’è stata chiusura di reparti ordinari negli ospedali, nelle altre Regioni, invece, sì”.

Chi si arrabbia fa bene. Se giri e vedi tutti in giro, ma si chiude il ristorante o il barbiere è chiaro che ti innervosisci – ha proseguito De Luca –. La gente si indigna se vede che non c’è un accidente di controllo. Io esprimo solidarietà a quelli che vivono un sentimento di rivolta. Sono tutti a passeggio, perché non si può garantire l’accesso ad un teatro, un museo, un ristorante?”.

L’altra critica che De Luca rivolge al governo riguarda la campagna vaccinale. “A Draghi dico con quale coscienza il governo ci toglie dosi di vaccino e dà ad ogni cittadino campano 47 euro in meno per la sanità? Mi auguro che questo grido di dolore sia accolto”. “Qui nessuno scavalca la fila, i problemi di coscienza non si possono sollevare a corrente alternata”, afferma De Luca riferendosi alle parole del premier su chi ha saltato la fila per vaccinarsi. Nonostante questi problemi il governatore ha rivendicato che la Campania ha raggiunto quota “1 milione di vaccinazioni effettuate”.

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