Vaccini Covid19, de Magistris: “Siamo cavie”. Botta e risposta con Burioni

L’immunologo: “È grave trasmettere questa sua sfiducia ai cittadini”. Ma il sindaco non accetta di passare per no vax: “Mie frasi fraintese”

“Fermo restando che in questo momento siamo tutti cavie e non sapremo se non tra qualche anno cosa ci siamo messi nel braccio perché la sperimentazione è stata fatta per poco tempo e si cambia in continuazione, credo che in questo momento ogni persona di buon senso, anche chi ricopre incarichi istituzionali, non possa inventarsi scienziato, virologo, esperto del farmaco o ricercatore come fa De Luca”. A dirlo il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ospite del programma tv Tagadà su La7.

“Stiamo tutti sperimentando dei vaccini ma mi affido a ciò che dicono gli scienziati e ho fiducia nella scienza. Poi ci sta che verificheremo tra un po’ di tempo con serenità se sono stati fatti errori. Dobbiamo stare attenti che le persone non vivano cariche emotive eccessive. I numeri ci dicono che i morti di Covid sono tantissimi e dobbiamo correre anche il rischio che di fronte a tale pandemia ci possano essere eventi avversi. Dobbiamo affidarci alla scienza e alla politica che deve realizzare un coordinamento. Non si può svegliare un governatore facendo lo scienziato”, ha chiarito il primo cittadino.

Frasi destinate a far parlare. E infatti è nato subito un botta e risposta con l’immunologo e divulgatore scientifico Roberto Burioni, che ha commentato su Twitter scrivendo “irresponsabilità assoluta”. La risposta di de Magistris non si è fatta attendere: “Dobbiamo vaccinarci ed affidarci alla comunità scientifica, ma anche i cambi di strategia continua dimostrano che pur nella sicurezza dei vaccini siamo in una fase di verifica di efficacia degli stessi e dei suoi effetti collaterali”. “Sindaco, se il suo virgolettato è corretto, lei non mi pare fiducioso nei confronti della comunità scientifica, il che non è grave. È grave invece il trasmettere questa sua sfiducia ai cittadini, considerata l’importante carica che ricopre, mettendo a rischio la salute pubblica”, la risposta di Burioni.

Ma il sindaco non ci sta a passare per no vax: “Caro dottor Burioni ha totalmente frainteso ciò che volevo dire. Ho fatto un ragionamento articolato. Porto rispetto per lei però non ha ascoltato il mio ragionamento integrale”. E ancora, aggiunge il primo cittadino: “Lei si fa un’idea delle persone attraverso i titoli estrapolati da un discorso complesso? Io, mia moglie e i miei figli ci siamo vaccinati convintamente, l’ho sempre dichiarato. Non mi attribuisca posizioni che non ho, visto che non ho mai avuto il piacere di conoscerla di persona”.

Altre frasi destinate a far discutere da parte di de Magistris riguardano un argomento completamente diverso, vale a dire il reddito di cittadinanza. Anche il sindaco si è aggiunto alle voci critiche degli ultimi giorni. “Credo possa essere ancora utile ma mi sembra che abbia perso molte delle sue potenzialità. Il tema centrale è la pandemia sociale e quelle lavorativa. C’è un alto rischio di infiltrazione criminale nella fasce più deboli. Non si può pensare di usare il Reddito a vita perché creiamo assistenzialismo. Stiamo registrando scarsa disponibilità di alcuni profili lavorativi perché preferiscono il Reddito”, ha detto il primo cittadino parlando con i cronisti a margine della presentazione della palestra delle Fiamme oro nel Rione Sanità.

A chi ha fatto notare che il reddito di cittadinanza ha evitato situazioni di sfruttamento, de Magistris ha risposto: “Questo è sicuramente un problema di cui tenere conto. Se si riparte lo si può fare solo tutti insieme. Da un lato, gli imprenditori non possono essere assoggettati a inutili orpelli, dall’altro non possono lucrare sulle difficoltà della popolazione”.

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