Movida Napoli, approvato il nuovo regolamento comunale

Il sindaco Manfredi: “Avere regole chiare per facilitare i controlli e per consentire una convivenza serena tra le attività commerciali e i residenti”

Approvato quest’oggi in Consiglio comunale a Napoli, con 27 voti favorevoli e 7 contrari, il nuovo regolamento sulla movida cittadina. Il nuovo regolamento prevede lo stop alla musica alta di notte, il divieto di vendita di alcol per bar e ristoranti dalle 3 alle 6 di notte e di asporto per le bevande in lattina e nei contenitori di vetro da mezzanotte. Prevista la diffida per chi occupa illegalmente il suolo pubblico e la sospensione di 3 giorni in caso di recidiva. Per i gestori inoltre c’è l’obbligo di tenere puliti gli spazi antistanti ai locali. Sono vietati party e feste nei pressi di chiese, monumenti e palazzi storici. Il nuovo regolamento, ha dichiarato il sindaco Manfredi, “ci consentirà di avere regole chiare che faciliteranno anche i controlli perché l’aspetto importante è ristabilire una convivenza serena tra quelle che sono le attività commerciali e la giusta richiesta da parte dei residenti di poter avere una vivibilità accettabile”.

Secondo il primo cittadino il principale problema legato alla movida a Napoli è “la concentrazione delle attività. Ci sono troppe attività commerciali concentrate in luoghi molto angusti. Questo fa sì che ci sia quindi anche una concentrazione di utenti con molte attività che vengono fatte per strada essendo molti locali piccoli. Questo determina una difficoltà nella viabilità e molto rumore”.

Nella figura del sindaco, secondo il nuovo regolamento, l’amministrazione comunale potrà anche emanare ordinanze specifiche, della durata di 30 giorni, con gli obblighi di chiusura per bar e ristoranti qualora vi fossero particolari esigenze di ordine pubblico. In tal caso saranno previsti blocchi dei servizi di tali attività dall’1 di notte dalla domenica al giovedì e dalle 2 di notte dal venerdì al sabato, con multe molto salate che potranno andare dai 500 ai 5mila euro. Una soluzione questa trovata perché, come dichiarato dal sindaco al suo arrivo in Aula, gli orari di chiusura “non possono essere regolamentati per ordinanza”. “La norma nazionale non prevede una regolamentazione per via ordinaria ma potranno essere fatte delle ordinanze solo in caso di emergenza”, ha spiegato Manfredi.

Per l’assessore al Turismo Teresa Armato il nuovo regolamento “non sarà la panacea di tutti i mali, ma comunque rappresenta un gran passo in avanti. Quello che è stato votato – ha aggiunto – è un regolamento importante, frutto di un lavoro di ascolto di tutte le parti in causa: di chi ha diritto a vivere serenamente e di chi ha diritto a lavorare”.

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