L’attuale sovrintendente Lissner ha 70 anni e un decreto legge, equiparando limiti d’età tra manager stranieri e italiani, prevede il pensionamento nonostante il suo contratto scada il 31 marzo 2025
Stéphane Lissner da oggi non è più sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli. Per effetto di un decreto legge, che equipara limiti d’età tra manager italiani e stranieri, cessa in anticipo il suo mandato rispetto alla scadenza del contratto fissata al 31 marzo 2025. Lissner ha già annunciato ricorso contro il provvedimento che considera “un atto espulsivo” illegittimo e ingiustificato. Oggi intanto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che è anche direttore della Fondazione Teatro San Carlo, dopo aver incontrato i sindacati ha annunciato che il nuovo sovrintendente verrà nominato entro luglio e rispetterà gli impegni presi con i lavoratori, in agitazione da settimane. “Abbiamo preso atto di un decreto del Governo sulla decadenza del Sovrintendente Lissner. Nel momento in cui la norma verrà convertita almeno in un ramo del Parlamento, avvierò in maniera rapida la procedura di individuazione del nuovo Sovrintendente per completarla entro la fine di luglio in modo da tornare così rapidamente in un regime di normalità”, ha dichiarato il sindaco.
“Il mio obiettivo – ha aggiunto Manfredi – è salvaguardare la grande reputazione del Teatro di San Carlo e i suoi lavoratori. Come sindaco di Napoli e della Città Metropolitana ho già dimostrato concretamente di voler sostenere il Teatro con nuovi finanziamenti che lo rendano sempre più solido”. Secondo Manfredi “i bilanci sono già solidi, è stata approvata la pianta organica, ora vanno fatti ulteriori passi in avanti. I miei poteri, in questa fase di transizione, consentono la gestione ordinaria, ma mi assumo l’impegno – ha proseguito il sindaco – di fare in modo che il nuovo Sovrintendente rispetti gli impegni già presi tra Teatro e lavoratori su accordo ricognitivo e nuove assunzioni a tempo indeterminato nei limiti della sostenibilità del bilancio 2023”.
Ieri a commentare la situazione del Teatro di San Carlo anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Almeno una considerazione credo di doverla fare: veritas filia temporis, la verità è figlia del tempo. Mi dispiace per questa situazione, il San Carlo non la merita”, aveva detto De Luca a margine della presentazione della rassegna Un’estate da RE della Reggia di Caserta. “Per quello che mi riguarda il San Carlo dev’essere all’altezza della Scala e dei migliori teatri del mondo, e non merita quello che sta succedendo”, aveva aggiunto De Luca, da tempo molto critico sulla gestione del Massimo partenopeo.