La mostra fotografica “Sant’Anna la storia in Festa” rientra tra le novità della 91^ edizione della Festa di Sant’Anna
La festa dedicata alle partorienti, unite tutte sotto il nome di Sant’Anna nacque nel 1932 a seguito di una brillante idea di un gruppetto di amici. Essi avevano notato già dagli anni precedenti, che la sera del 26 luglio parecchie barche di pescatori con a bordo le famiglie si recavano a recitare il Rosario davanti alla chiesetta di S. Anna dopo di che si consumava a mare una cena a base di coniglio e di parmigiana di melenzane. La religiosità della festa è racchiusa infatti nell’ antica chiesetta arroccata sugli scogli dove ancora oggi viene officiata la messa dal Vescovo a seguito della processione via mare riconfermata anche quest’anno per il giorno 25 luglio alle ore 19,30 con partenza dal moletto della Corteglia ad Ischia Ponte. Le voci del popolo raccontano che quegli scogli di natura vulcanica, su cui affaccia la chiesetta, erano e forse lo sono ancora, capaci di rendere fertili le donne. Il miracolo avveniva per sfregamento, le partorienti si recavano di notte, da sole, accompagnate su gozzi, a sfregare gli scogli sperando nella nascita di un figlio sano e bello. In un primo momento erano le sole a sperare ma nel corso del tempo a questa preghiera prese parte tutto il paese.
Fu da allora che pescatori, marinai e contadini iniziarono ad addobbare i loro gozzi, con ghirlande di fiori, canne e foglie di palma, una lunga processione in onore della Santa per chiedere ancora una volta di compiere il miracolo. Portarono così alla luce antiche tradizioni e consuetudini, memorie legate ai luoghi e alla loro storia. Nel corso degli anni sono cambiati i temi delle barche addobbate, dalle canzoni napoletane alle antiche tradizioni isolane, ma lo spirito è rimasto sempre lo stesso.
In questo contesto si inserisce la mostra fotografica “Sant’Anna la storia in Festa”, che rientra tra le novità della 91^ edizione della Festa di Sant’Anna, quale preziosa testimonianza storica dell’evoluzione della Festa attraverso le barche allegoriche ispirate a storie, leggende e fatti accaduti durante il ventennio che va dal 1966 al 1987. Percorrendo il pontile aragonese con un occhio alla Baia di Cartaromana, luogo primordiale e custode del culto a S. Anna, lo spettatore farà un vero e proprio tuffo nella storia delle tradizioni dell’isola d’Ischia narrate dalle rappresentazioni teatrali tra mito e incanto, tradizione e innovazione da maestri costruttori, artigiani e artisti.