L’ex primo cittadino di Pozzuoli, attualmente detenuto a Poggioreale, è accusato di corruzione e concorso in turbata libertà degli incanti
Pozzuoli, 17 gennaio 2024 – Previsto per domani l’interrogatorio di garanzia per Vincenzo Figliolia, ex sindaco di Pozzuoli, chiamato a comparire davanti al GIP del Tribunale di Napoli. L’ex primo cittadino è attualmente detenuto a Poggioreale insieme all’ex membro nazionale del Pd Nicola Oddati, all’imprenditore Salvatore Musella e a Giorgio Palmucci (vicepresidente di Confindustria Alberghi Italia ed ex presidente Enit). I soggetti sono al centro di un’inchiesta di un presunto giro di corruzione nell’assegnazione dei progetti di riqualificazione del Rione Terra a Pozzuoli (vai all’articolo).
Dalle intercettazioni appare come funzionava il sistema di assegnazione degli appalti. Antonio Carrabba, collaboratore di Musella, alludendo all’ex sindaco Figliolia diceva “la gara è del tutto inutile, perché lui, quando decide chi deve vincere, lo fa”. Nell’ordinanza sull’affare Rione Terra emerge una gestione della politica autoreferenziale dell’ex primo cittadino di Pozzuoli. “Una visione meramente potestativa della cosa pubblica e della macchina comunale, concepita come espressione di una signoria assoluta del sindaco” scrive il giudice per le indagini preliminari Antonio Baldassarre.
Tra i vari a esprimersi sulla vicenda degli appalti al Rione Terra in queste ore anche Sinistra Italiana. “In riferimento a quanto appreso dagli organi di stampa sulla vicenda del Rione Terra di Pozzuoli Sinistra Italiana ripone piena fiducia nell’operato della Magistratura, confidando che possa fare chiarezza quanto prima e affinché le persone coinvolte possano difendersi e chiarire la propria posizione nelle opportune sedi giudiziarie. Circa il futuro del Rione Terra – affermano dal partito – non possiamo che esprimere preoccupazione e amarezza in un momento in cui la politica necessita di una visione e di una proposta solida e concreta, che possa superare la condizione intrecciata delle vicende giudiziarie in essere, al fine di evitare un ulteriore rallentamento dei processi di valorizzazione dell’antica rocca per un reale sviluppo economico e occupazionale del nostro territorio”.