Moda. Il giovane prodigio Nicolas Ghesquière abbandona la direzione artistica della maison Balenciaga.

Il 5 novembre 2012 sarà ricordata come una data importante nel mondo della moda: l’annuncio della partenza del giovane stilista prodigio Nicolas Ghesquière dalla direzione artistica della maison Balenciaga, inaspettato quanto enigmatico.

Avendo instaurato qualche settimana prima una nuova collaborazione con l’attrice Kristen Stewart, nuova testimonial del profumo “Florabotanica” e dopo aver affascinato con la sua ultima fatica, la collezione primavera/estate 2013 nessuno si sarebbe mai aspettato un finale del genere, dopo 15 anni di successo.

Non si capiscono le motivazioni che hanno potuto spingere Ghesquière a ritirarsi, lasciando tutti tra dubbi, incomprensioni e con la sensazione che avrebbe avuto ancora molto da dire riguardo la griffe parigina e l’archetipo di “donna Balenciaga” che ha contribuito a rivoluzionare.

Colui che fu l’assistente di Jean Paul Gaultier all’inizio degli anni ’90, nominato a soli 25 anni a capo della maison ha reso in effetti Balenciaga una delle case di moda più influenti del 21esimo secolo, che sarebbe stata dimenticata dopo la morte del suo fondatore nel 1972, Cristobal Balenciaga, se Ghesquière non fosse intervenuto con la sua idea di “silhouette” e proporzioni post-moderne, a tratti futuristiche ed avanguardiste traendo ispirazione dalla fantascienza, ma creando anche pezzi più “popolari” come la borsa Motorcycle , diventata ormai un classico.

È ipotizzabile che il Gucci Group -PPR- abbia avuto voglia di cambiamento e di distaccarsi dalle sue creazioni, a volte troppo concettuali nonostante il successo commerciale, o che sia stata una scelta personale dello stilista, forse stufo di vedere alcune griffes ispirarsi al suo lavoro, o bisognoso di affrontare nuove sfide. Dopo tutto, lo stesso Ghesquière ha dichiarato: «Nel mondo della moda, se non cambi, sei morto». Del suo successore non si sa niente, se non che dovrà prendere il posto entro Dicembre e tutti si chiedono se riuscirà nell’impresa, ma una cosa è certa: Balenciaga non sarà più la stessa senza il talento visionario di Ghesquière.

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