Connessioni tra politici di Casal di Principe e clan
Napoli, 8 aprile – La Direzione investigativa antimafia di Napoli nella giornata di ieri ha completato un maxi sequestro di tredici milioni di euro. Gli agenti riconducono i beni all’ex-dirigente nonché responsabile dell’ufficio tecnico Nicola Di Caterino di Casal di Principe, che si occupò della progettazione che prevedeva nell’area del casertano la realizzazione di un grosso centro commerciale mai edificato.
Il Di Caterino garantiva grossi appalti al clan dei Casalesi, e con il ruolo di faccendiere di quest’ultimi aveva influito anche nelle consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio comunale del maggio 2007; inoltre aveva fornito un contributo stabile nel settore dell’acquisizione e gestione degli appalti, nonchè nelle forniture e, più in generale, nelle attività di reinvestimento del sodalizio. Le aziende sequestrate sono la Vian srl, società edile, la Cas.Rib srl, società di costruzioni e commercio immobiliare; nel provvedimento di sequestro anche 3 automezzi; 6 conti correnti. Nelle società ricopriva il ruolo di amministratore e proprio grazie a Cosentino aveva ottenuto un fido da 5,6 milioni di euro da un istituto di credito attraverso una falsa fideiussione.
L’attività d’indagine ha permesso di svelare gli intrecci tra il ceto politico di Casal di Principe e l’ala militare e imprenditoriale dal clan, fazione Schiavone e Bidognetti.
FOTO: tratta da ANSA.it