Esordio degli azzurri nel Gruppo D a Manaus contro l’Inghilterra, domenica 15 giugno alle 3.00 del mattino in Italia
Brasile , 7 giugno – “Sarà uno dei Mondiali più belli della storia”. Non ci sarebbe introduzione migliore del proclama lanciato da Michel Platini quando mancano soltanto 5 giorni all’inizio del mondiale brasiliano. D’altronde il Brasile viene considerato la patria del calcio e quindi un mondiale in terra verdeoro proprio nessuno vorrebbe perderselo. Come da tradizione a dare il calcio d’inizio saranno proprio i padroni di casa che, nel nuovissimo Maracanà, daranno il via allo spettacolo di Brasile 2014 affrontando la Croazia, il 12 giugno alle 22 ora italiana.
Su questo lussuoso palcoscenico s’incastra alla perfezione il progetto Italia. Gli azzurri scelti dal Commissario Tecnico Cesare Prandelli, una lista di 23 più 2 riserve, sono partiti alla volta del Brasile. La partita d’esordio degli azzurri nel Gruppo D, sarà a Manaus contro quella che viene considerata la regina del calcio: l’Inghilterra, domenica 15 giugno alle 3.00 del mattino in Italia. I nostri compatrioti dovranno riguardarsi anche dalla partita del giorno prima, che vedrà frapposte Uruguay e Costa Rica entrambe nel nostro girone. Avremo tutto il tempo di sognare, perché il 20 giugno Buffon e company torneranno in campo proprio contro Costa Rica e nel match che chiuderà i gironi il 24 di giugno contro l’Uruguay.
La nostra nazionale di calcio parte, come al solito, tra le favorite anche per questa edizione. Dopo la Spagna, l’Argentina di Messi ed il Brasile ci sono sicuramente tutte le più titolate europee: Francia, Italia, Germania ed Olanda mentre a far compagnia le sudamericane a pari merito, perché ottime squadre e perché giocano vicino casa, saranno anche Uruguay e Cile. La vera sorpresa la si aspetta dal Belgio che sulla carta ha una formazione veramente temibile. Italia quindi tra le favorite, ma non favoritissima, ma forse soltanto per il fattore storico perché di Mondiali conquistati ne abbiamo appena 1 in meno del Brasile e 3 in più della madre Inghilterra, tanto per dirla tutta.
Il fatto che le convocazioni a questo mondiale, da parte del Ct Prandelli, abbiano provocato non poche perplessità e critiche, ma anche apprezzamenti, ha praticamente spaccato in due il bel paese. Parliamoci chiaro: questa nazionale non ha certo la qualità di quella del 2006 anche se non pare disastrosa come quella del 2010. E’ una selezione mondiale che si regge sui veterani: Pirlo, Buffon, Barzagli e De Rossi più un ritrovato e, almeno dicono, in forma Cassano. La scelta di mandare a casa dopo il ritiro di preparazione sia Rossi che Destro favorendo il napoletano Insigne, che in verità ha dimostrato veramente poco quest’anno, ha lasciato perplessi in molti. Non tanto per l’esclusione di Destro, che si è rifiutato di partire come riserva, ma per l’amara decisione di escludere Giuseppe Rossi. Uno dei pupilli di Cesare Prandelli, l’attaccante viola quando è stato bene ha sempre giocato, ma si è poi amaramente sfogato dopo l’esclusione. Di certo il nostro allenatore non ha lasciato a casa un Totti, un Del Piero o un Rivera, tanto per dirla tutta, perché attualmente nel calcio italiano gioca solo il primo ed ha quasi 40 anni. L’Italia comunque si affiderà a Mario Balotelli, l’uomo più atteso.
I guai, quelli seri però, sono arrivati dagli infortuni che hanno tolto campioni al mondiale e perni importanti per le rispettive squadre. E’ notizia di ieri che il francese, Frank Ribery non è partito con la squadra per il Brasile bloccato da un problema alla schiena che l’ha portato ad abbandonare la sua nazionale. Si teme il peggio anche per Robin Van Persie che con l’Olanda in questo pre-ritiro praticamente ha passato più tempo in infermeria che in campo, ma che dovrebbe stringere i denti. Sicuramente ci sarà, anche se al 50% della condizione, la stella Uruguayana, Luis Suarez, operato al menisco che potrebbe recuperare forse già per la partita contro l’Italia. Diversa è la situazione di Radamel Falcao operato a febbraio e fuori dai 23 della Colombia, mentre l’Italia dovrà rinunciare a Riccardo Montolivo che si è rotto la tibia nell’amichevole con l’Irlanda. Ci sarà invece Gianluigi Buffon, il nostro capitano entra nel Hall of Fame dei giocatori con più esperienza e raggiunge i grandi Antonio Carbajal (Mexico) e Lothar Matthaeus (Germania) a quota 5 partecipazioni mondiali, un trio nei quali uno dei portieri più forti di tutti i tempi entra di diritto e che potrebbe addirittura superare pensando al 2018 in Russia.