Accolta la richiesta della Procura partenopea contro la scarcerazione di Cosentino. Il politico è di nuovo dietro le sbarre, in attesa del verdetto della Cassazione.
Napoli, 7 giugno – Nicola Cosentino, ex sotto segretario all’economia, dopo aver subito l’arresto emanato dal Gip del Tribunale di Napoli risalente al 3 aprile insieme ai fratelli Antonio e Giovanni con l’accusa di collaborare con il clan dei Casalesi, ed essere stato prontamente difeso dal collega di partito Vincenzo D’Anna – il quale sosteneva che Cosentino fosse vittima di un complotto giudiziario -, si trova di nuovo a dover fare i conti con il Tribunale del Riesame di Napoli.
I Giudici del Riesame, infatti, hanno accolto il ricorso della Procura, l’ex sottosegretario resterà in carcere sotto le seguenti inchieste: reimpiego illecito di capitali al fine di edificare un centro commerciale mai costruito, concorso esterno in associazione camorristica e quella per la quale è detenuto, il monopolio sui carburanti del casertano.
Anche se non è ancora esecutiva, è stata reintrodotta la custodia cautelare in attesa del responso della Corte di Cassazione alla quale sicuramente si rivolgeranno i difensori del politico.