La flessione dovrebbe fermarsi nel 2015.
L’ indice dei prezzi delle abitazioni è in netto declino. Rispetto al 2010, le stime relative al primo trimestre 2014 segnano una diminuzione che ”supera i dieci punti percentuali, attestandosi a -10,4%”. Lo rileva l’Istat.
Persino nell’ ultimo trimestre 2014, si riscontra un calo rispetto a quello precedente. L’ indice dei prezzi dei domicili acquistati dalle famiglie, sia per fini abitativi che per investimento, è diminuito dello 0,7% rispetto al trimestre passato.
I prezzi delle abitazioni continuano a scendere per via della scarsità di richiesta, non solo da parte degli italiani ma anche degli stranieri. Questa riduzione è però dovuta esclusivamente alle abitazioni esistenti, i cui prezzi, sono scesi del 15%, mentre la variazione di quelli delle nuove abitazioni risulta appena positiva (+0,8%).
La flessione congiunturale registrata nel terzo trimestre è l’ottava consecutiva ed è doppia di quella registrata nel secondo (-1,2% rispetto a -0,6%). La flessione tendenziale è la stessa su base annua con la diminuzione dei prezzi delle abitazioni esistenti del -5,3% e un calo per quelle di costruire del -2,6%.
Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, rileva che la flessione dei prezzi “Dovrebbe arrestarsi nel 2015, segno di una ripresa degli acquisti e di una maggiore domanda di abitazioni”.
“Negli ultimi sette anni il valore medio delle abitazioni è crollato del 30%”, commenta Fabiana Megliola, responsabile dell’ufficio studi di Tecnocasa. Mentre il Codacons punta l’indice sulla crisi che attanaglia il Paese: “Il tracollo del prezzo delle abitazioni in Italia, sceso del 10,4% in 4 anni, è la conseguenza della crisi economica registrata nel nostro paese, che ha portato ad un crollo delle compravendite immobiliari”.