Omicidio a seguito di violenza sessuale, questa la pista. Al setaccio dei Ris l’intero quartiere in cerca di elementi per fare luce sul caso
Caivano (NA), 24 luglio – Stretta sulle indagini al Parco Verde per la morte della piccola Fortuna. Nella giornata di ieri i Carabinieri del Ris erano al Parco Verde di Caivano per setacciare l’edificio dello IACP da cui, lo scorso 24 giugno, è precipitata la piccola Fortuna Loffredo, di soli 6 anni, perdendo la vita.
Le indagini sono state predisposte dai sostituti della Procura di Napoli Nord, Federico Bisceglia e Claudia Maone, alla luce dei risultati della recente autopsia condotta sul corpicino della bambina, a seguito della quale è stato aperto un fascicolo per omicidio e violenza sessuale. Quello che all’inizio sembrava un tragico incidente si è rivelato, infatti, un raccapricciante caso di stupro conclusosi con una tragica morte.
Nonostante la carenza di testimoni e l’assenza di tracce sul luogo del delitto, sono tanti i particolari che hanno portato gli inquirenti ad indagare: poco più di un anno fa, dallo stesso edificio era precipitato Antonio Giglio, 3 anni, trovando la morte alla stessa maniera della piccola Fortuna. Un elemento, nello specifico, ha colpito la loro attenzione: sia Fortuna che Antonio non indossavano la scarpina destra. “I davanzali dell’edificio sono alti 1 metro e 50 – dice Angelo Pisani, legale della famiglia Loffedro – impossibile sporgersi e precipitare per una bimba di 6 anni”. E, sempre secondo l’avvocato, un terzo bambino sarebbe precipitato dallo stabile circa nove anni fa.
Da dove sia caduta Fortuna non è stato accertato, e neanche è stato stabilito il punto di caduta perchè il corpo è stato rimosso. Secondo i legali della famiglia l’autopsia (i cui risultati ufficiali saranno noti tra qualche settimana) avrebbe confermato l’assenza di lesioni agli organi interni e di tracce ematiche. Una circostanza pressoché inspiegabile a seguito di un volo da una ventina di metri.