Riforma Terzo settore: in arrivo agevolazioni alle imprese e servizio civile per 100mila giovani

In Parlamento il Ddl per la riforma del terzo settore stanzia 50 milioni di euro alle imprese sociali e 100 mila giovani al servizio civile universale

servizio civileDopo essere stato presentato a Roma dal ministro Poletti e dal sottosegretario Bobba, il Ddl delega per la riforma del terzo settore è ormai sulla strada del percorso parlamentare e promette chiarezza e agevolazioni, da rivedere e migliorare ancora in Parlamento.

Gli obiettivi della riforma sono chiari: si assicurano innanzitutto agevolazioni e finanziamenti alle imprese sociali, l’unico settore al quale è già assicurato uno stanziamento di 50 milioni di euro usufruibili come fondo rotativo per l’investimento “di beni materiali e immateriali”.

Il Ddl promette inoltre la promozione e la razionalizzazione degli enti di volontariato, immaginando un percorso che possa partire dalle scuole e istruire i giovani in campo sociale, e risulta particolarmente interessante e completa la descrizione del servizio civile universale che passerebbe da 35mila a 100mila giovani (tutti gli obiettivi hanno un tempo di attuazione di 12 mesi).

Il servizio civile è infatti inserito in un’ottica europea ampia e favorisce l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con prolungamento del periodo di servizio, assicurando la possibilità di essere impiegati nei paesi dell’UE e promettendo un arricchimento per il bagaglio curricolare del giovane.

La riforma richiede trasparenza sul 5×1000 e l’accelerazione dei tempi per la gestione dei contributi. Il Ddl fa luce sulla necessità di dichiarazioni sull’impiego del fondo da parte degli enti beneficiari e sull’urgenza di ridimensionarne il numero, rivedendone i requisiti.

Pietro Barbieri, parlando a nome del Forum Nazionale del Terzo Settore, accanto alla soddisfazione “per l’articolazione e la complessità dell’articolato, che abbraccia tutta la normativa del Terzo Settore e che ha saldi ancoraggi costituzionali, solidaristici e si pone in una prospettiva di riduzione delle diseguaglianze“, ha rivelato dubbi su vari punti della riforma, riferendosi al tetto sul 5×1000 e ai costi che il ddl richiede per la realizzazione dei suoi progetti, ma si mostra fiducioso nella possibilità di migliorare e correggere le lacune del testo durante il percorso parlamentare, assicurando il supporto e sostegno da parte del Forum.

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