L’oro di Napoli? I matrimoni. Un business da 300 milioni nella sola Campania

L’intera filiera legata alla celebrazione delle nozze muove il Pil regionale. Cerimonia ed abito bianco i picchi di spesa del mercato delle unioni religiose e civili

tuttosposiNapoli, 23 ottobre – In Italia crescono il numero dei matrimoni. Il dato diffuso dall’Istat qualche mese fa, che segnala in riferimento all’anno 2012, la celebrazione in Italia di 207.138 matrimoni (3,5 ogni mille abitanti) e ben 2.308 in più rispetto all’anno precedente, trova riscontro alla fiera più grande e prestigiosa d’Europa di Tutto Sposi in corso a Napoli sino al 26 ottobre. Nell’altalenante dinamica di rilevazione crescono i matrimoni civili, da 79.000 a 83.000,  (tipologia di gran lunga preferita al Nord), ma il rito religioso, con oltre il 60% rispetto al totale, continua ad essere prevalente tra le coppie italiane. La Campania, invece, sempre secondo l’Istat, ha il più grande indice di matrimonialità in Italia (ben 24.693 all’anno), conservando però, a dispetto di altre regioni un tasso dell’75% di scelta per quelli religiosi (18.696). A Tutto Sposi, il più grande salone del wedding d’Europa che si svolge a Napoli, le numerose presenze registrate sino ad oggi indicano, tra i vari prodotti dell’intera filiera, che abito sposa e ricevimento costituiscono le maggiori spese per  chi decide di sposarsi.

In media, secondo l’osservatorio nazionale Federconsumatori, si spende per il matrimonio una cifra che si aggira intorno ai 35.000 euro. Convolare a nozze, dunque, continua ad essere un sogno e non rompono l’incanto le spese previste per il grande giorno: il ricevimento, secondo l’istituto nazionale di statistica, ha il maggiore impatto sul budget complessivo con un 60%  e gli abiti degli sposi incidono del 20%  sulla spesa totale. In particolare quello della sposa ha il costo più alto che può variare da un minimo di 800 euro ad un massimo di 10.000 euro.

A conti fatti quindi il matrimonio, in Campania, ha un vero notevole giro d’affari tanto da poterlo etichettare come “L’oro bianco” grazie a un mercato che supera abbondantemente i 300 milioni di euro annui. Proprio l’abito bianco è, infatti, al centro dei rilievi economici con un costo medio intorno ai 3.500 euro che, considerato i numeri ufficiali Istat delle nozze con rito religioso, vede il fatturato annuo superare i 65 milioni. Scende il calcolo per l’abito dell’uomo che, ad un valore medio di 1.500, registra un computo totale di spesa da 28 milioni di euro. In totale quindi per gli abiti da cerimonia degli sposi, secondo i dati del 2013, nella sola regione Campania la fetta di mercato è pari a 93 milioni di euro.

Si spende tanto anche per il banchetto della cerimonia. Un ricevimento medio prevede circa 100 ospiti, che al costo medio di un pranzo pari a 85 euro ad invitato, produce un valore finale (per i 18.696 matrimoni religiosi annui) di 158 milioni ai quali si aggiungono i costi di filiera come: trucco e parrucco sposa, accessori vari, chiesa, addobbi floreali, automobile con autista, inviti, bomboniere, fotografo, video, musica, viaggio di nozze e così via dicendo.

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