Crollo della produzione di olive: la crisi investe il settore dell’olio, previsti aumenti

Cali della produzione fino alla metà degli scorsi anni e per evitare truffe al consumatore si dice addio alle oliere

OlioIl settore dell’olio d’oliva italiano è in grave crisi. Complici vari fattori esterni, come il maltempo e la mosca olearia, quest’anno è previsto un calo nella produzione e nel raccolto del tipico prodotto Mediterraneo. A fornire queste informazioni è la stessa Coldiretti, che allerta: “Si rischia l’invasione delle produzioni provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente che non sempre hanno gli stessi requisiti qualitativi e di sicurezza”. Per eliminare il dubbio, è opportuno “acquistare extravergini a denominazione di origine Dop o comprare direttamente dai produttori agricoli in frantoio o nei mercati di campagna amica”.

Le associazioni iniziano a prevenire questa crisi, ed il produttore toscano, Stefano Rinaldi, dell’azienda “Le Sorgenti”, spiega: ” Probabilmente riusciremo ad accontentare solo i clienti più importanti, mentre i clienti occasionali resteranno fuori”. Tra i tanti problemi viene annunciato, per altro, un calo del 50% della produzione rispetto a una media degli ultimi quindici anni ed un naturale aumento dei prezzi, che comunque non sarà abbastanza per far tornare i conti.

A fronte di questa crisi, per evitare che le oliere vengano riempite o “allungate” con prodotti diversi da quelli indicati, da lunedì scatterà una legge Europea, che vieterà le oliere ed obbligherà l’uso del tappo antirabbocco per i contenitori di olio extravergine di oliva, in tutti i pubblici esercizi. Disobbedendo, si va incontro a multe anche di 8mila euro ed alla confisca del prodotto. Inoltre, cambieranno l’etichette, che dovranno avere colori più accesi a seconda dello stato dove è stato prodotto l’0lio.

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