Gli impiegati delle province scenderanno in piazza, a Roma, decisi a reclamare le proprie necessità e i propri diritti. Numerose sono state le proteste già avutesi a Venezia e a Pistoia in cui si sono cercati punti di accordo con il governo
La Cisl Fp, all’avvicinarsi della protesta dell’11 aprile, muove le sue critiche contro il governo e le regioni, affermando che ci ritroviamo di fronte al governo della disoccupazione, e non dinanzi al governo delle riforme. Non vi è alcuna garanzia per i precari, sovrannumeri senza progetto di ricollocamento, salari accessori a rischio e pensionamenti senza copertura.
Il sindacato sostiene che vige ormai il caos e il riordino è lasciato alla mercé delle circolari interpretative del ministero della funzione pubblica; d’altronde ribadisce di non essere contro le riforme, bensì contro la politica della disoccupazione, di cui il governo è il principale responsabile, infatti si impone con i lavoratori mandando a casa ben 2 mila precari e lasciando nell’incertezza 52 mila dipendenti, ma cede alle resistenze politiche ed istituzionali, una serie di trucchi e trabocchetti a danno dei lavoratori.