Occasione per discutere della correlazione tra cambiamenti climatici e nuove forme di schiavitù
21 e 22 luglio, “Schiavitù moderna e cambiamenti climatici: l’impegno delle città” il titolo del convegno a cui parteciperanno 70 sindaci che si incontreranno con Papa Francesco. L’evento è stato organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, allo scopo di approfondire le questioni trattate dall’enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco e mettere in relazione i cambiamenti climatici e le nuove forme di schiavitù. La due giorni, si è aperta con l’udienza del Pontefice in Vaticano e produrrà una dichiarazione di “concreto impegno comune”.
Fin dall’inizio del suo pontificato, Papa Francesco, insieme ai leader delle religioni cristiana, musulmana, induista, buddista ed ebrea, ha preso posizione contro la schiavitù moderna, ribadendo il collegamento tra ambiente naturale e umano. Infatti, oggi nel mondo ci sono più di 30 milioni le persone vittime di nuove schiavitù e il riscaldamento globale provocherebbe povertà e migrazioni forzate che darebbero vita a delle tratta di esseri umani, alla prostituzione e al traffico di organi. Ed è proprio per questo che i sindaci che hanno preso parte a questo incontro dovranno intervenire e formare nuove misure contro i danni ambientali.
Tra i vari sindaci italiani troviamo Ignazio Marino (Roma), Enzo Bianco (Catania), Dario Nardella (Firenze), Giorgio Gori (Bergamo), Leoluca Orlando (Palermo), Luigi de Magistris (Napoli), Giuliano Pisapia (Milano), Antonio De Caro (Bari), Virginio Merola (Bologna), Giusi Nicolini (Lampedusa), mentre tra le grandi città straniere parteciperanno Parigi, Madrid, Birmingham, Oslo, Stoccolma, Kochi, Minneapolis, Portland, Seattle, San Francisco, New Orleans, Boston, Vancouver, Belo Horizonte, Guédiawaye, Kingston, Rosario, Porto Alegre, Bogotà, Città del Messico, Rio de Janeiro, San Paolo.