Usa, omicidio in diretta TV: il killer riprende la scena e pubblica il video sui social, poi si suicida

Il killer è Vester Flanagan, ex impiegato dell’emittente WDBJ. L’uomo ha filmato con il suo telefonino il duplice omicidio degli ex colleghi di lavoro e ha pubblicato il video sui social spiegando i motivi del folle gesto. Poi braccato dalla polizia si è tolto la vita. Intanto l’episodio lascia sotto shock gli Usa e riaccende il dibattito sull’accesso facile alle armi

Vester Lee FlanaganNew York, 27 agosto – Ha un nome e un volto il killer che ieri ha freddato, a colpi di pistola, in diretta tv, la giovane reporter Alison Parker e il suo cameraman Adam Ward. Si tratta di Vester Lee Flanagan, un afroamericano di 41 anni ed ex dipendente dell’emittente televisiva WDBJ, per la quale lavoravano anche le due vittime. L’uomo ha ripreso l’esecuzione dei due ex colleghi con il suo cellulare e ha postato le immagini sui social, poi si è tolto la vita. La vendetta e le discriminazioni razziali nei confronti degli afroamericani come lui sono i motivi alla base del folle gesto che ha lasciato lo Stato della Virginia e gli Stati Uniti d’America sotto shock.

Sconvolgono le immagini dello spietato assassinio dei due giornalisti andate in onda in presa diretta. Per la giovane reporter Alison Parker, quella di ieri era una normale mattinata di lavoro. Inviata a Moneta, nei pressi dello Smith Mountain Lake, in Virgina (Usa), insieme al suo operatore Adam Ward, la giovane giornalista stava effettuando un’intervista in diretta tv, durante l’edizione del mattino del telegiornale. Normale routine e nulla lasciava presagire la tragedia che a breve si sarebbe consumata davanti agli occhi di milioni di telespettatori.

Il Killer era lì ed assisteva alla scena, pronto ad entrare in azione e a mettere in atto il suo diabolico piano, mentre riprendeva il tutto con il suo telefonino. Nell’altra mano serrava la pistola con la quale ha esploso una serie di proiettili contro la povera Alison,  ferendo anche Vicky Gardner, la donna intervistata è attualmente ricoverata in ospedale, dove versa in gravissime condizioni. Poi la mano del killer punta l’arma verso Adam, il cameraman, e lo uccide. La giovane giornalista era riuscita a fuggire ma l’assassino l’ha inseguita e le ha esploso contro un ultimo colpo di pistola, quello fatale, che spezza la vita della povera giornalista.

Vester Lee Flanagan, l’autore del duplice omicidio, ha pubblicato il video del cruento eccidio su Facebook, Twitter e YouTube, dove scrive con lo pseudonimo di Bryce William, in una sorta di folle autocelebrazione di quanto appena fatto. L’uomo in un post ha spiegato i motivi che l’hanno indotto a compiere il gesto e riferendosi alla reporter uccisa ha scritto: “Alison ha fatto commenti razzisti”. Flanagan racconta che aveva denunciato la cosa alla Equal Employment Opportunity Commission, ma alla fine era stato lui a perdere il posto di lavoro.

Successivamente, l’assassino, ha inviato un fax di 23 pagine alla Abc News in cui ha spiegato di essere stato vittima di discriminazioni razziali, molestie sessuali e bullismo sul lavoro. Inoltre nel lungo documento il killer ha precisato che i due omicidi sarebbero un atto di vendetta per la strage nella chiesa di Charleston, dove il 17 giugno furono assassinati 9 afroamericani; episodio che l’avrebbe mandato letteralmente fuori di testa, come lui stesso scrive, al punto di incidere le iniziali delle vittime di quella sparatoria sui proiettili della pistola con la quale ha fatto fuoco.

Ricercato per ore dagli agenti della polizia che gli davano la caccia, Flanagan è stato bloccato sulla sulla statale 66 a Faquier County. Qui, vistosi braccato e senza scampo, ha deciso di togliersi la vita sparandosi un colpo di pistola, la stessa con la quale aveva commesso la strage. Trasportato d’urgenza in ospedale è morto poche ore dopo.

La Wdbj, emittente televisiva per la quale Flanagan ha lavorato per circa un anno, ha reso noto che l’uomo aveva frequenti scatti di rabbia contro i colleghi ed atteggiamenti aggressivi contro questi ultimi che si sentivano minacciati. I dirigenti avevano invitato più volte l’uomo a rivolgersi ad un medico per i suoi gravi problemi di comportamento. Nel luglio del 2012 la richiesta dell’azienda era diventata ”obbligatoria” e nel caso in cui Flanagan si fosse ancora rifiutato sarebbe scattato il licenziamento, arrivato poco dopo.

Alison e Adam sono morti sotto gli occhi del mondo e dei loro colleghi. L’episodio, in America, ha riacceso i riflettori sull’eterna questione della facilità con cui negli Stati Uniti è possibile procurasi un’arma. In un’intervista a Fox News, il padre della giovane reporter si dice distrutto ed intenzionato a combattere per ottenere una legislazione più restrittiva sulle armi in modo che non possano finire più nelle mani di pazzi criminali.

Sulla questione è intervenuto anche il Presidente Barack Obama che, da tempo, al Congresso ha chiesto una stretta sulla vendita facile di armi. “Ho il cuore spezzato, il numero di persone che in America muore a causa delle armi da fuoco è molto superiore a quello delle vittime del terrorismo” sono le parole con cui Obama ha commentato la sanguinosa sparatoria in Virginia e ha aggiunto “Dobbiamo agire per fermare la violenza con le armi da fuoco, non possiamo più aspettare” esprimendo anche la sua vicinanza alle famiglie delle vittime.

Stamane, alle 6.45 del mattino, la WDBJ ha voluto ricordare i colleghi uccisi con un momento di silenzio in diretta nell’ora esatta in cui il giorno prima, sempre in diretta, la giornalista Alison Parker e il cameraman Adam Ward sono stati  assassinati a colpi di pistola.

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