La fase B de “la Buona Scuola” di Renzi è entrata nel vivo. On line 16mila assunzioni e rispettive destinazioni. Si infiamma la polemica per i trasferimenti
Napoli, 2 settembre – Il mondo della scuola è in fermento. Dalla mezzanotte migliaia di insegnanti precari sono davanti al computer, sul sito del Miur, per conoscere la propria sorte tramite il sistema informativo Istanze on line. Coloro che hanno ricevuto l’email devono decidere se accettare o meno la proposta entro la mezzanotte dell’ 11 settembre; la mancata accettazione comporterà l’esclusione dal piano straordinario di assunzioni – previste dalla legge 107/2015 nota come “la Buona Scuola” – e la cancellazione da tutte le graduatorie nelle quali si è inseriti. Unica eccezione prevista per i docenti che otterranno una supplenza annuale. La deroga consiste nel posticipare la nomina in servizio al prossimo anno scolastico. Per ottenere la nomina a tempo indeterminato i docenti dovranno comunque accettare la proposta.
Molti docenti l’hanno chiamata “La lotteria della cattedra”, in quanto si prevedeva un esodo massiccio. E così è stato: i posti disponibili sono al Nord, mentre il maggior numero di candidati provengono dalle regioni del Sud. Inevitabilmente, per molti insegnanti, la prospettiva sarà quella di fare le valigie e spostarsi in un’altra provincia o forse anche in un Regione, che potrebbe essere anche molto distante da quella di residenza. Per questo motivo, i docenti scelti hanno espresso amarezza e delusione sui social network: ”Io da Castellammare di Stabia (Napoli) andrò a Trieste! Una bella città, ho anche i miei cognati e qualche amico, ma è a 900 km da casa! Mia moglie invece dovrà aspettare la fase C, e chissà dove andrà a finire! Nel frattempo nostra figlia la lasciamo a Firenze e il cane a Bologna!”, così commenta un insegnante arrabbiato, ma non è l’unico a trovarsi in questa situazione.
Caterina Di Vico, 55 anni, Molise, docente di sostegno primaria, viene assunta in provincia di Modena. Deve lasciare il marito sessantenne da solo e affidarsi ad una ferrovia che ha soppresso alcune fermate.
Bianca Savarese, Vico Equense (Napoli), 5 abilitazioni, un figlio piccolo e un mutuo sulle spalle viene assunta a Roma, come insegnante di sostegno in una scuola media.
Evelina Tarallo, Palermo, 3 figli a carico, è stata assunta in provincia di Milano. E come loro, ce ne sono moltissimi altri.
Insomma, si prospetta un anno scolastico tesissimo, in cui i docenti promettono battaglia al Governo Renzi e si danno appuntamento a Bologna sabato 5 e domenica 6 settembre per definire le azioni di lotta su scala nazionale.