Ercolano, reagisce a rapina e uccide due banditi fuori un deposito di detersivi

L’obiettivo dei rapinatori era un uomo (forse un cliente del deposito) che aveva da poco prelevato denaro contante da uno sportello bancomat. I banditi lo avrebbero seguito fino al parcheggio del deposito dove gli hanno intimato di consegnare il denaro. L’uomo, dopo aver consegnato il denaro ai due, avrebbe estratto la pistola facendo fuoco

rapina ercolanoErcolano, 7 ottobre – Due banditi sono stati uccisi in un tentativo di rapina fuori un negozio di detersivi e bibite che si trova in via Alveo. Secondo una prima ipotesi dei Carabinieri, a uccidere, con colpi d’arma da fuoco, i due rapinatori, sarebbe stato il titolare del negozio. Ipotesi poi smentita, infatti, i due rapinatori che sono stati freddati nel piazzale antistante il deposito, sono stati colpiti da un cliente del negozio stesso e non dal commerciante, come appreso in un primo momento.

Sull’accaduto indagano i carabinieri, sul posto anche il pm della Dda Pierpaolo Filippelli. Il tutto è accaduto a poca distanza dagli scavi di Ercolano. I cadaveri dei due banditi uccisi durante la rapina sono nel piazzale antistante il deposito.

In caserma, adesso, l’uomo fermato viene ascoltato per ricostruire i dettagli di quanto accadutoUno dei cadaveri è stato ritrovato a pochi metri dalle auto parcheggiate nel piazzale, l’altro invece sullo scooter usato, probabilmente, per mettere a segno il colpo finito in tragedia. Secondo una prima ipotesi i due banditi erano pronti alla fuga quando sono stati freddati. L’uomo, secondo alcune fonti, essendo un commerciante di preziosi,  detiene la pistola regolarmente.

Dalle prime fonti investigative, uno dei banditi si chiamerebbe Bruno Petrone, 40 anni, di Ponticelli, con predenti penali.

La tecnica con la quale i banditi hanno progettato il colpo è il cosiddetto “filo di banca”, che consiste nel segnare la vittima o con un filo di lana sulla giacca o semplicemente con un gesto convenzionale, seguendola sino all’intimidazione.

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