Al termine dell’incontro alla Terme di Agnano, un documento con 93 firme impone alla Direzione provinciale di riunirsi il 20 novembre, per convocare le consultazioni popolari il 7 febbraio
Napoli, 29 ottobre – L’Assemblea provinciale del Partito Democratico ha deciso le prime mosse in vista delle elezioni comunali di Napoli: riunione di Direzione il 20 novembre e primarie il 7 febbraio. La decisione, al termine dell’Assemblea che ha visto presenti 400 delegati, è stata annunciata dal segretario provinciale Venanzio Carpentieri, che ha sottolineato: “La segreteria provinciale del Pd garantirà lo sviluppo delle primarie d’intesa con gli alleati e per questo convocherà per il 20 novembre la direzione provinciale, al termine delle quattro giornate di ascolto della città, che si chiudono il 16 novembre”.
Durante l’Assemblea, c’è chi non ha escluso il ricorso al candidato unitario, se nel frattempo fosse trovato. Come Francesco Nicodemo, che ha affermato: “Se arriva un candidato unitario, un Maradona che ci fa vincere le elezioni, lo sosteniamo”. A quel punto, per mettere da parte le primarie, sarebbe necessario il parere favorevole del 60% dell’Assemblea.
Il Pd sceglie di correre, quindi, per il momento su un doppio binario. Sì alle primarie, ma tenendo d’occhio altre possibilità. Questo viene sottolineato anche nel documento di Area riformista, assunto dall’Assemblea a fine serata. È firmato da 93 membri, tra cui pezzi di Fonderia e l’area maggioritaria dei Giovani Democratici: “Fissare la data delle primarie — si legge —, non vuole dire che si esclude la possibilità di superarle nel caso si dovesse trovare nelle prossime settimane un candidato, anche della società civile, così autorevole e capace di incarnare la voglia di rinnovamento dei cittadini e mettere d’accordo le varie anime del partito”.