Il 2 novembre alle ore 11,00 con la S. Messa celebrata dal vescovo di Pozzuoli Gennaro Pascarella riapre la chiesa Madre nel Civico Cimitero di Pozzuoli dopo le opere di manutenzione straordinaria e di risanamento conservativo nell’ambito del piano Triennale delle OO.PP.
L’opera architettonica fu realizzata dall’architetto Camillo Ranieri e inaugurata alla presenza del vescovo Raffaele Purpo il 6 agosto 1843 e consacrata il 30 ottobre del 1850 con il titolo di Santa Maria del Purgatorio. La fabbrica che oggi ammiriamo dopo gli interventi di manutenzione e di risanamento conservativo si articola su due livelli di cui il primo costituisce l’ipogeo mentre il secondo la zona di culto. All’ipogeo si accede da una scala il cui ingresso è posto nella zona posteriore della chiesa, accanto al presbiterio.
La facciata d’ispirazione neoclassica è preceduta da un pronao, sormontato da un frontone, retto da due colonne ioniche centrali e da due pilastri laterali a cui si accede mediante una scalinata di nove gradini in basalto. L’interno è ha navata unica con un impianto a croce greca con un altare centrale e due laterali in marmo di Carrara con motivi ornamentali in nero realizzati agli inizi del Novecento. Sugli altari centrale il dipinto “la Madonna e le anime del Purgatorio” su quello di destra la tela “la morte di San Giuseppe”, copia della tela realizzata da Camillo Guerra per la chiesa di San Francesco da Paola di Napoli, mentre manca il dipinto che si trovava sull’altare di sinistra” la morte di San Francesco Saverio”, rubato durante l’evento di bradisismo nel 1983, sostituito da una tela che proviene da un’ edicola del Rione Terra, firmata e data “G. Volpe 1896” che rappresenta “La pietà con i Santi Celso e S. Giovanni Battista”.
In occasione dell’apertura è stato stampato un opuscolo a cura di Giovanni Barrella curatore per quanto riguarda i beni artistici e storici della soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio per il comune e la provincia di Napoli, con le presentazioni del sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia e del Sorprintendente Belle Arti e Paesaggio per il comune e provincia di Napoli arch. Luciano Garella.