Terrore a Parigi: 127 morti e 192 morti per mano di kamikaze islamici. Isis rivendica: “E’ 11 settembre della Francia”

6 terroristi si sono fatti esplodere 8 in tutto morti. Altri ‘probabilmente in fuga’. Dopo Parigi, ora “tocca a Roma, Londra e Washington”. Su Twitter, i sostenitori dell’Isis celebrano gli attacchi a Parigi, con l’hashtag “#ParigiInFiamme”

stade de franceParigi, 14 novembre – Otto in tutto i terroristi morti negli attacchi a Parigi delle ultime ore, secondo i dati forniti dal procuratore Francois Molins e dai suoi servizi. Almeno sei di loro si sono fatti esplodere con la cintura esplosiva. 4 sono morti durante l’irruzione della polizia al Bataclan, tre si sono fatti saltare con la cintura esplosiva, uno è stato ucciso.
Altri tre kamikaze si sono fatti saltare davanti allo Stade de France. Un ottavo terrorista, è stato ucciso a boulevard Voltaire.

Sette attentati hanno scovolto la Francia ed il mondo intero questa notte: due esplosioni nei pressi dello Stade de France, spettatori della partita Francia-Germania assediati dai kamikaze, sparatorie in diversi punti della capitale, una settantina di ostaggi uccisi all’interno del teatro Bataclan. Gravissimo il bilancio complessivo: 127 morti accertati al momento e 192 feriti di cui 80 in modo grave.

Parigi sotto assedio, un’intera città presa di mira dai kamikaze islamici. Immediata la rivendicazione degli atti terroristici: “La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa”: è quanto affermato dal canale Dabiq France, la rivista francese dello Stato islamico.

Dopo Parigi, ora “tocca a Roma, Londra e Washington”. Su Twitter, i sostenitori dell’Isis celebrano gli attacchi a Parigi, con l’hashtag “#ParigiInFiamme”. Rita Katz, direttrice di Site Institute, società statunitense con sede a Bethesda, in Maryland, che si occupa di monitorare le attività dei jihadisti online, scrive: “Ricordate, ricordate il 14 novembre di #Parigi. Non dimenticheranno mai questo giorno, così come gli americani l’11 settembre”.

Intanto presidente francese François Hollande ha dichiara lo stato di emergenza nazionale e chiude le frontiere, affermando in diretta tv “Dobbiamo difenderci”. E’ allarme rosso.

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