Unioni civili, è scontro nel Pd. Ma la norma “stepchild adoption” potrebbe passare con voto trasversale di M5s e Fi

Alcuni senatori dem sarebbero pronti a presentare un emendamento contro la pratica della stepchild adoption, quella norma che consentirebbe al componente di una coppia dello stesso sesso, che dà vita a una unione civile, di poter adottare il figlio del partner

CirinnàRoma, 2 gennaio – Continuano le trattative sulle unioni civili. Gennaio è un mese decisivo per la legge che regola i diritti delle coppie omosessuali e delle coppie di fatto. Il ddl Cirinnà-bis verrà infatti discusso e votato a partire dal 26 gennaio. Se la maggioranza appare sicura di portare a casa la riforma costituzionale, le unioni civili sono motivo di scontro tra i dem. Mentre i laici sono usciti allo scoperto, arrivando a proporre adozioni piene, i cattolici vorrebbero scongiurare la pratica della stepchild adoption. Cioè quella norma che consentirebbe al componente di una coppia dello stesso sesso, che dà vita a una “unione civile”, di poter adottare il figlio del partner. Non c’è solo il Nuovo Centrodestra sul piede di guerra, l’argomento è divisivo anche all’interno del Partito Democratico e sarebbero almeno una ventina i senatori contrari alla stepchild adoption. Il ddl Cirinnà-bis potrebbe quindi passare grazie al voto trasversale del Movimento Cinque Stelle e di qualche forzista.

Altra possibilità è rappresentata dallo stralcio della norma dal ddl. A questo puntano i dem Stefano Lepri, Emma Fattorini e Rosa Maria Di Giorgi, che lavorano ad un emendamento sull’affido rafforzato. Si tratta, spiega Di Giorgi, “di un nuovo istituto giuridico che consente al partner di occuparsi del bambino, figlio del compagno, svolgendo tutte le funzioni genitoriali. Con la possibilità quando compirà 18 anni di poter scegliere l’adozione”.

Monica Cirinnà, senatrice Pd relatrice del testo sulle unioni civili, si dice nettamente contraria ad ogni modifica. “Certamente – afferma – tutte le posizioni sono da valutare e da rispettarsi. L’affido – continua Cirinnà – non ha per il genitore affidatario le stesse responsabilità che invece ricadono sul genitore adottante. Voterò contro tutti gli emendamenti che depotenzieranno la stepchild adoption. Ovvero, voterò contro l’affido, contro lo stralcio e contro il soppressivo”. E sulla possibilità che il ddl passi coi voti del Movimento 5 Stelle, Cirinnà non si scompone e afferma “è già accaduto”, facendo conto sul meccanismo del voto segreto: “Una parte dei colleghi di Ncd e Fi saranno persone libere. Ci saranno sorprese”.

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