I due candidati del centrodestra hanno duramente criticato la gestione amministrativa e la visione della città. Al termine del confronto, de Magistris in una nota: “Il confronto è ossigeno della democrazia, fango e veleno sono solo tossine che inquinano”
Napoli, 24 maggio – È stato un dibattito caratterizzato da scontri verbali quello tenutosi oggi su Rai3 durante il TgR della Campania tra i candidati sindaco Marcello Taglialatela (Fdi), Gianni Lettieri e il sindaco Luigi de Magistris.
Sia Taglialatela che Lettieri hanno messo nel mirino il primo cittadino. Il candidato di Fratelli d’Italia lo ha accusato di una gestione fallimentare. L’ex presidente degli industriali napoletani contesta a de Magistris di fornire una visione alterata della realtà, smentita da quanto gli riferiscono i cittadini che incontra. A entrambi il sindaco ha replicato con quanto è stato realizzato negli ultimi cinque anni, a partire dalla fine dell’emergenza rifiuti.
Dopo la trasmissione de Magistris, con una nota, ha però annunciato che non parteciperà più a confronti con gli altri candidati. “Da oggi – afferma de Magistris – non sottrarrò più tempo alla mia attività di sindaco a tempo pieno nell’interesse di tutti i napoletani per partecipare a pseudo-confronti che hanno il solo obiettivo di avvelenare il clima ed intorpidire con condotte aggressive la complessità e la limpidezza del nostro operato. Il confronto è ossigeno della democrazia, fango e veleno sono solo tossine che inquinano la democrazia. Non c’è più tempo per gazzarre finalizzate all’interesse di pochi. Noi pensiamo come sempre al popolo, ai suoi problemi, alle sue sofferenze, alle sue esigenze. Starò con la gente – aggiunge – come sempre per raccogliere suggerimenti ed incoraggiamenti e, ovviamente, anche critiche, quelle vere, quelle della gente e non le menzogne dei politicanti di mestiere o dell’ultima ora”.
Letteri, commetando la scelta di de Magistris di non partecipare più a confronti fra candidati sindaco, ha affermato: “Ha fallito in questi cinque anni e ora non sa fare altro che scappare. Insulta, minaccia e urla contro gli altri, ma a me sembra che il vero cagasotto sia lui”.