Il primo cittadino di Napoli, ospite del programma “In Onda” di La 7, ha spiegato il senso della delibera di Giunta per sostenere la campagna referendaria per il No
Napoli, 13 agosto – “Non solo sono schierato per il No personalmente, ma come Giunta comunale abbiamo fatto una delibera perché al referendum si vada a votare e si voti no”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ospite del programma “In Onda”, condotto da David Parenzo e Tommaso Labate su La 7.
Il sindaco è stato protagonista di uno scambio di battute polemiche con il giornalista dell’Unità Mario Lavia, secondo il quale la delibera per sostenere le ragioni del No al referendum costituzionale sarebbe “illegittima”. “È come se il governo facesse una legge per votare sì – ha spiegato Lavia – ed è un po’ da Sud America, oltre che illegittimo perché la Giunta non è un partito politico”.
“Ho molto rispetto del Sud America perché sono un sindaco del Sud – ha detto de Magistris –. Rispetto alle grandi oligarchie renziane sono Davide contro Golia. Mi permetto di ricordare che Piero Calamandrei disse ‘è compito di ogni cittadino difendere la Costituzione’. E mi permetto di aggiungere che la Costituzione va anche attuata”.
“Sindaco la delibera è illegittima”, ha nuovamente affermato Lavia. “Se mi vuole arrestare per quella delibera io sto qua”, ha replicato de Magistris. “Ci siamo schierati – ha proseguito il sindaco – sul tema dell’acqua pubblica, ci siamo schierati contro le trivelle, contro la riforma della Buona scuola, contro il Jobs Act, adesso ci schieriamo contro il massacro della Costituzione nata dalla resistenza al nazifascismo”.
“Non credo – ha aggiunto il primo cittadino – che la delibera sia illegittima. È illegittimo quello che il Governo sta facendo, svuotando la Costituzione attraverso leggi ordinarie. Adesso la vuole addirittura stravolgere, facendoci credere che questa riforma serva a combattere il terrorismo e a dare i soldi ai poveri. Si tratta di propaganda pseudo-grillina, cioè Renzi vuole fare un po’ il grillino”.
A difesa dell’operato del sindaco è intervenuta la costituzionalista Lorenza Carlassare. “Trovo molto più sconcertante e illegittimo il fatto che si schieri il Governo, perché è il Governo che non dovrebbe entrare nella riforma costituzionale – spiega –. È molto contrario ai principi della Costituzione che il governo non solo si schieri, ma che presenti la proposta di riforma, che l’abbia seguita in Parlamento stroncando i dibattiti, per la paura di non riuscire. La Costituzione è di tutti. Sarebbe bello che ogni maggioranza si cambiasse la sua Costituzione? Questo non si vuole e per questo la revisione della Costituzione deve essere approvata a maggioranza assoluta dai componenti di ciascuna Camera. Era spaventosa quell’aula semivuota, è stata un’impressione squallida di un gruppo di potere che vuole assolutamente prevaricare. Questo è quello che la Costituzione non vuole – ha concluso la costituzionalista – e perciò prevede il referendum, perché il popolo possa opporsi”.
Non credo che la delibera della quale si parla in questa intervista -molto bella- sia illegittima e quindi non legale. La Costituzione è di tutti e tocca proprio a tutti difenderla, ora e sempre. Sarebbe bello che il Sindaco di Napoli si impegnasse maggiormente con un consiglio comunale su questa riforma e aperto a tutti e non solo ai cittadini napoletani. Sarebbe una cosa che rimarrebbe nella storia di Napoli e dell’Italia.