Napoli-Atalanta 0-2. Azzurri irriconoscibili e mai davvero in partita

Tutto facile per l’Atalanta, che stende il Napoli con una doppietta di Caldara. Bergamaschi in 10 uomini dal 21′ del secondo tempo

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj (dal 34′ s.t. Maggio), Maksimovic, Albiol, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik (dal 14′ s.t. Milik); Callejon, Insigne. All. Sarri.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Kessie, Freuler, Spinazzola; Kurtic (dal 41′ s.t. Cristante); Petagna (dal 46′ s.t. Zukanovic), Gomez (dal 38′ s.t. Grassi). All. Gasperini.

MARCATORI: 28′ p.t. e 25′ s.t. Caldara.

ARBITRO: Celi di Campobasso.

Napoli, 25 febbraio – L’Atalanta batte il Napoli 2-0 al San Paolo grazie alla doppietta di Mattia Caldara. Giornata decisamente ‘no’ per gli azzurri, irriconoscibili e mai davvero in partita. In campo caterve di passaggi sbagliati e l’improvvisa incapacità di giocare il proprio calcio grazie ai meriti dell’Atalanta, brava a chiudersi per poi ripartire in contropiede. I bergamaschi sono stati schierati in campo davvero bene dal tecnico Gasperini, tanto che non hanno sofferto più di tanto anche quando sono rimasti in 10 uomini per un’ingenuità dell’irruento Kessie. Sarri avrebbe dovuto aspettarsi che l’Atalanta avrebbe cercato di fare la partita in contropiede ma, visti i risultati, viene da chiedersi perché non abbia adottato un’altra tattica. Il Napoli ha un grosso difetto, rappresentato dal voler giocare sempre a viso aperto, sempre cercando il bel gioco. Non è una squadra capace di fare catenaccio e attuare un sanissimo contropiede, né tantomeno di gestire quando c’è da farlo. Capita, così, che con le ‘piccole’ puntualmente gli azzurri vadano in affanno. E poi la squadra prendere troppi gol: grosso difetto per chi sulla carta, all’inizio di ogni stagione, dovrebbe teoricamente giocare per vincere il campionato.

Niente sorprese nel Napoli, con Sarri che schiera titolare Mertens invece di Pavoletti. E forse avrebbe fatto meglio a fare una scelta diversa, visto il campo pesante per la pioggia. L’Atalanta si fa vedere in maniera pericolosa con Conti a inizio gara. Il Napoli risponde con Insigne, che entra in area di rigore bergamasca e fa partire un tiro che scheggia la traversa. Gli azzurri giocano però sotto ritmo e raramente riescono a farsi strada tra le fitte maglie della difesa avversaria. Al 24′ la difesa del Napoli si perde Petagna, ma fortunatamente Reina fa buona guardia. Il gol dell’Atalanta arriva poco dopo su calcio d’angolo, con Caldara che prende la palla di testa e infila in rete. Al 38′ gli azzurri hanno l’occasione di tornare in parità, ma Mertens la spreca malamente.

Il secondo tempo inizia con un pericolo per il Napoli, procurato da Maksimovic, che manca l’intervento e spiana la strada a Petagna: Reina, come nel primo tempo, è attento e blocca. Gli azzurri sono però in balia degli avversari, vista la lentezza e l’eccessiva macchinosità che mettono nelle loro giocate. Il loro gioco sembra per lo più affidato ai singoli, che non possono impensierire più di tanto, visto che l’Atalanta è messa davvero bene in campo. Al 66′ nelle fila dei bergamaschi viene espulso Kessie, che già ammonito commette un fallo tattico su Insigne per evitare l’unica occasione di contropiede capitata al Napoli. Al 70′, proprio grazie a un contropiede ben sfruttato, l’Atalanta trova il 2-0 ancora con Caldara.

Il Napoli prova a reagire al doppio vantaggio dell’Atalanta e va vicino al 2-1 con un tiro di Zielinski al limite dell’area. Altre occasioni capitano prima a Mertens e poi al neo entrato Pavoletti, ma Berisha si supera e salva i suoi. Il triplice fischio finale è una liberazione per i tifosi azzurri, visto che il Napoli quest’oggi è stato francamente inguardabile.

FOTO: tratta da corrieredellosport.it

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